Pezzanesi: "Voglio incontrare la famiglia"

Il preside Romano: abbiamo agito subito a tutela della studentessa, dei docenti e dell’immagine del Filelfo. "L’istituto è inclusivo"

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di Lucia Gentili

"La scuola ha agito tempestivamente, a tutela in primis della studentessa minorenne, poi dei docenti e dell’immagine dello stesso istituto". A parlare è il preside dell’Iis Filelfo, Donato Romano, che da ieri ha una professoressa con una sospensione cautelare dall’insegnamento e una comunità scolastica sconvolta, docenti compresi. "Umanamente, la situazione che si è venuta a creare mi addolora – spiega il dirigente –. In tutto l’istituto abbiamo una quarantina di alunni h, con disabilità, o dsa, con dei disturbi specifici dell’apprendimento. E non ci sono mai stati problemi, i docenti hanno sempre svolto un ottimo lavoro. La nostra è una scuola molto inclusiva. Quindi, all’inizio non potevo davvero crederci. La tirocinante assegnata alla stessa professoressa ha fatto una segnalazione sia ai carabinieri che a me, tramite una dichiarazione scritta, come testimone oculare. Così sono andato anche io in caserma, non potevo fare altro, altrimenti sarebbe stato un comportamento omissivo. Sono scattate subito le indagini, dal 16 marzo". "Due mesi di massimo riserbo, nel corso dei quali le forze dell’ordine hanno raccolto registrazioni e immagini – aggiunge il preside Romano –. Sapevamo dell’attività investigativa soltanto io e l’ufficio dei procedimenti disciplinari dell’Usr Marche (ufficio scolastico regionale). Non conoscevo, però, lo sviluppo delle indagini e non avrei immaginato questo esito. La studentessa sembra stare bene, approfondiremo anche questo aspetto. Per l’insegnante, da prassi, scatta la sospensione cautelare". L’adolescente, per la grave forma di autismo, non riesce a esprimersi a parole. Non solo per la comunità scolastica, ma anche per la cittadinanza, si è trattato di un "fulmine a ciel sereno", come dice il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, che intende mettersi in contatto con la famiglia della studentessa. L’altra donna ai domiciliari, invece, l’assistente all’autonomia e alla comunicazione, lavorava nella scuola tramite una cooperativa sociale onlus (in convenzione con il Comune di Tolentino). "Provo una grande amarezza – afferma il primo cittadino –, perché quanto accaduto mi colpisce al cuore. Il Filelfo, malgrado le problematiche riguardanti gli spazi e le polemiche, con il campus da realizzare, è un vanto e un orgoglio per tutto il territorio. In questi giorni, l’amministrazione comunale ad esempio ha dato un contributo in vista dei saggi, considerando la bravura degli studenti e degli insegnanti. La qualità dei servizi è di assoluto valore. La convenzione con la cooperativa continua, perché non ci sono mai stati contrasti, ma ovviamente ci sarà una sostituzione con una figura più idonea al ruolo. Mi batterò sempre, anche quando non sarò più sindaco, per questo istituto, affinché ci siano più iscritti. Chi ha sbagliato è giusto che paghi, ma non bisogna infangare o macchiare il nome dell’istituto. Cercherò di mettermi in contatto con la famiglia". Gli altri professori sono rimasti senza parole, e non se ne capacitano.