Intossicati piscina Matelica, paura per 18 bambini

Due allievi sono stati portati al pronto soccorso, tra le ipotesi un guasto all’impianto di clorazione. Si attendono i risultati dell’Arpam

A dare l’allarme sono stati i genitori e i gestori dell’impianto comunale

A dare l’allarme sono stati i genitori e i gestori dell’impianto comunale

Matelica (Macerata), 4 febbraio 2020 -  Paura per 18 bambini, tutti tra i 10 e i 12 anni, rimasti intossicati ieri nella piscina comunale. Tutti hanno avuto un malessere durante il corso di nuoto. Tra le ipotesi un’eccessiva immissione di cloro nell’acqua dell’impianto di borgo Nazario Sauro. Due i bambini portati al pronto soccorso e dimessi dopo i dovuti accertamenti. Tutti gli altri sono stati trattati con aerosol sul posto dal personale sanitario. A chiedere l’intervento del 118 sono state alcune mamme assieme ai gestori della struttura. Sono quindi intervenute tre automediche oltre ai carabinieri e ai vigili del fuoco. I tecnici dell’Arpam hanno prelevato dei campioni dall’acqua della piscina da esaminare, l’esito dovrebbe arrivare già nella mattinata di oggi.

L’incidente è avvenuto ieri intorno alle 19 all’interno del frequentato impianto sportivo, la struttura è stata realizzata negli anni ’70. I bambini che si trovavano all’interno del palazzetto hanno subito accusato un forte bruciore agli occhi e alle vie respiratorie. Il malessere diffuso ha messo in fuga i presenti, a cominciare dai piccoli che si stavano alternando nei consueti orari dei corsi di nuoto. All’interno della struttura ci sarebbero state diverse decine di persone, fra tutti oltre una cinquantina e a dare immediatamente l’allarme sono stati i gestori della struttura insieme ad alcuni genitori che erano negli spogliatoi. Immediatamente sul posto si sono lanciate tre ambulanze del 118 e dei volontari della Croce Rossa, seguite dai vigili del fuoco di Camerino, oltre ai carabinieri di Matelica guidati dal maresciallo Fabrizio Cataluffi ed agli agenti della polizia locale con il comandante Giuseppe Corfeo che hanno delimitato l’area e impedito l’accesso a persone e mezzi non autorizzati.

Ad intervenire anche i tecnici comunali e i rappresentanti dell’amministrazione comunale, che hanno subito raccolto le necessarie informazioni del caso. Dopo le prime visite mediche, al di là del grande spavento e dei bruciori provocati, non sarebbero stati riscontrati ustioni tale da rendere necessario il ricovero degli intossicati. Massimo riserbo per ora da parte delle autorità intervenute e degli stessi responsabili della società sportiva che ha in gestione la piscina comunale sulle cause della cosiddetta "bolla di cloro" che si sarebbe sprigionata nell’aria forse da un bocchettone difettoso o da un eventuale guasto dovuto magari all’obsolescenza di qualche parte dell’impianto idraulico di riscaldamento, che in maniera imprevedibile potrebbe aver riversato repentinamente nell’acqua un quantitativo maggiore di cloro rispetto alla norma. Nel corso della serata comunque l’area è stata messa in sicurezza e sono stati effettuati i primi controlli tecnici dell’impianto, che per il momento rimarrà chiuso in attesa di approfondimenti sulle ragioni dell’episodio.