"Progetti di recupero edilizio per rilanciare il centro storico"

Il candidato a sindaco Sclavi: "Puntare sull’assistenza di prossimità, più supporto per i malati cronici"

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di Lucia Gentili

Il candidato sindaco Mauro Sclavi è sostenuto dalle tre liste civiche Tolentino Civica e Solidale, Tolentino Popolare e Riformisti Tolentino. Tutor universitario, dopo essere stato per tanto tempo infermiere del 118, lavora da 34 anni nella sanità.

La sua squadra è formata da persone che hanno "rotto" con l’amministrazione Pezzanesi (cacciate o che si sono dimesse come lei). Come sfatare il mito degli "esclusi"?

"Non c’è il concetto degli esclusi. Affinché una comunità abbia la forza di poter determinare un profondo cambiamento, è necessario anteporre le idee e i valori alle persone. Alla nostra coalizione contribuiscono persone che si sono rese conto nel tempo che molte delle idee e dei valori che sembravano condivisi, poi non lo erano veramente. Siamo tutti impegnati a fare risaltare idee e progetti per Tolentino".

Qual è la sua ricetta per la sanità? "Spetta all’amministrazione comunale stimolare ogni iniziativa di rafforzamento del territorio sotto l’aspetto sanitario. Ad esempio, assistenza di prossimità: collaborazione tra curante, specialisti ospedalieri e privati delle terme Santa Lucia, per creare un percorso di prevenzione eo assistenza medica nelle patologie croniche. Supporto per malati cronici, invalidità, pazienti fragili e supporto anche per i caregiver che si trovano a gestire da soli situazioni psicologiche ma anche organizzative complesse. La malattia non può essere intesa solo in senso organico, vanno anche considerati gli aspetti psicologici, sociali, familiari e lavorativi".

La sua è una squadra molto trasversale, da destra a sinistra passando per i 5 Stelle. Come ha riunito tutti?

"Ci sono momenti dove contano le persone più che le appartenenze politiche. Sono riuscito a coinvolgere tutti in un progetto per mettere da parte le divisioni sociali degli ultimi anni, acuite dalle ferite fisiche e morali lasciate dal terremoto, per far tornare Tolentino ad essere veramente la città punto di riferimento dell’entroterra dove si è orgogliosi di vivere".

Cosa pensa dei suoi avversari, Silvia Luconi e Massimo D’Este?

"Innanzitutto non li chiamerei avversari, ma bensì competitor. La politica torni ad essere una cosa seria per il bene dei cittadini senza personalismi".

Il programma in pillole.

"Cittadinanza attiva, rivedendo completamente la partecipazione alla vita politica della città a partire dai comitati di quartiere e contrade. Rilancio del centro storico e delle aree adiacenti favorendo progetti di recupero edilizio. Una soluzione transitoria per gli studenti dei licei mantenendo il più possibile le scuole in centro. Disponibilità sul territorio di un polo di alta formazione professionale ’Tolentino Training Center’, con il supporto delle università. Assistenza sanitaria di prossimità. Piano industriale per la promozione del turismo in grado di produrre nuova impresa e occupazione. Una nuova cultura per la tutela ambientale. Ripristinare il "tavolo delle povertà" implementando il rapporto tra associazioni e amministrazione".