"Quale futuro per le case popolari? In ansia 33 famiglie di via Proietti"

L’appello di Claudio Migliorelli: "È una tristezza vedere l’edificio abbandonato e visitato dagli sciacalli"

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E’ fuori casa dalle scosse del 31 ottobre 2016, come le altre 32 famiglie che abitavano nelle case popolari di via Proietti, a Tolentino. Da sei anni quindi, e sette festività natalizie, il 55enne Claudio Migliorelli (nella foto) non sa ancora qual è il futuro delle palazzine Erap, se e quando saranno abbattute. Mentre la ricostruzione è al palo, sullo spazio esterno crescono erbacce tra rifiuti ammassati e nastri segnaletici. E all’interno, nei vari appartamenti, hanno fatto visita nei mesi scorsi gli sciacalli (con bottini fatti di un quadro o un lampadario, trattandosi appunto di alloggi inagibili e quindi non abitati). "Torno a chiedere una risposta – esordisce Migliorelli, uno dei residenti –. A distanza di sei anni, vogliamo sapere dall’Erap e dalle istituzioni preposte a che punto è l’iter delle case popolari di via Proietti. In ballo ci sono trentatré famiglie, gli anziani iniziano a lasciarci. Metà dei mobili che ho in casa ormai sono da buttare, con il passare del tempo e l’umidità. Senza considerare quanti soldi pubblici sarebbero stati risparmiati se, piuttosto che darci ogni mese il Cas contributo di autonoma sistemazione, fossero stati ricostruite direttamente le palazzine. Preferisco avere una casa mia che prendere il Cas".

Nel settembre 2017 l’allora governatore Luca Ceriscioli aveva firmato un decreto con l’elenco degli edifici di proprietà pubblica da ripristinare entro il 31 dicembre 2018, inserendo anche le case popolari di via Proietti per 2.710.000 euro. Se non fosse che le prove di carico sul cemento e i sondaggi effettuati dall’Erap pochi mesi dopo avevano dato esito negativo. Ed era stato necessario rifinanziare i lavori ex novo, con altri fondi. Nel 2019 alcuni nuclei si erano rivolti anche ad un avvocato. Nel 2019 il commissario straordinario dell’epoca, Piero Farabollini, aveva comunicato durante un convegno che il ministero aveva dato l’ok per 8,2 milioni per civici 6,8,10 e 12 e 1,4 milioni per i civici 2 e 4. "Fatto sta – aggiunge Migliorelli – che non sappiamo ancora nulla di preciso. La scorsa estate sono entrato con le forze dell’ordine e i vigili del fuoco perché erano state messe a soqquadro le stanze dagli sciacalli; avevano rotto il vetro di un armadio, la porta e fatto altri danni. Erano passati anche in altri appartamenti. Il mio appello – conclude – è che almeno ci inseriscano in una graduatoria di altre case Erap in ristrutturazione. Sollecitiamo affinché la situazione possa sbloccarsi".

Lucia Gentili