Questura e cimitero: parola all’aula

La nuova sede degli uffici di polizia e il miglioramento del camposanto al centro del consiglio comunale

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Ultima seduta dell’anno per il consiglio comunale che tornerà a riunirsi lunedì per dare il via libera a due delibere. La prima è relativa alla realizzazione della nuova sede della questura e della polizia stradale. L’assise cittadina è chiamata a dare l’assenso alla costituzione del diritto di superficie a titolo non oneroso nei confronti dell’Agenzia del demanio. Un trasferimento che ha già parlare molto e che ha scatenato la reazione degli operatori del centro storico, preoccupati per l’individuazione della nuova sede a Fontescodella con l’abbandono di quella attuale nel cuore della città. Il secondo provvedimento in discussione nel civico consesso sarà invece la proposta di project financing per l’affidamento in concessione della gestione dei servizi cimiteriali volta al recupero edilizio dei loculi cimiteriali, all’adeguamento dell’impianto elettrico con relativo piano energetico e a quello con relativo ammodernamento dei locali della camera mortuaria con successiva realizzazione di una sala autoptica. Nella riunione dei capigruppo in programma domani, inoltre, il consigliere Maurizio Del Gobbo (Pd) chiederà di inserire anche l’interrogazione relativa all’attacco hacker subito dal Comune e l’ordine del giorno sull’accorpamento delle edizioni locali di Macerata e Ancona del Resto del Carlino. Nel testo, depositato ieri, il consigliere facendo seguito anche agli appelli lanciati dal governatore Francesco Acquaroli e dai rettori delle due Università di Macerata e Camerino, chiederà all’amministrazione di "scongiurare, per quanto nelle sue possibilità e competenza" l’ipotesi in questione. "L’accorpamento delle edizioni locali di Ancona e Macerata, che insistono su due province popolose e vivaci rischia di rappresentare il preludio di un irreversibile impoverimento, sia da un punto di vista occupazionale che di capillarità di informazione, in un territorio dove la stampa locale ha rappresentato e rappresenta un faro irrinunciabile - scrive Del Gobbo -. Tale circostanza determinerà inevitabilmente anche una minore visibilità delle iniziative poste in essere dalle varie amministrazioni comunali della nostra provincia".