Rete marchigiana per la cultura: aderiscono 69 enti e associazioni

Quattro tavoli di lavoro e 89 progetti da realizzare. Previsto anche l’incontro. con realtà socio-sanitarie

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Grande successo per il primo incontro plenario in presenza della ’Rete per il welfare culturale nelle Marche’ che ha visto a Recanati, all’Aula Magna del Comune, la partecipazione dei principali enti pubblici e privati, associazioni e operatori sia della cultura che del settore socio-sanitario marchigiani aderenti alla rete. "Nella nostra comunità la cultura e la bellezza sono da sempre percepite come fonte di benessere pubblico, siamo quindi molto soddisfatti e consapevoli del grande lavoro fatto fino ad ora con la rete, una via per forme innovative di risposte a bisogni di benessere e aiuto nell’ambito sociale e sanitario individuale e collettivo", ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi. I soggetti aderenti alla rete si sono suddivisi in quattro tavoli: invecchiamento attivo, bambini e giovani, cultura è salute, cultura è inclusione. "L’entusiasmo e la voglia di fare dei soggetti dei vari tavoli di lavoro si sono trasformate in proposte concrete da portare avanti nei prossimi mesi – ha affermato l’assessora alla Culture Rita Soccio –, ideatrice del progetto e coordinatrice della rete. Per la prima volta mondi diversi, come quello della cultura e del socio-sanitario, hanno colloquiato insieme per il fine comune del benessere delle nostre comunità. Quello che stiamo realizzando con la rete è una vera rivoluzione, un cambio di paradigma che ci vede all’avanguardia nel panorama nazionale". La giornata di studi si è chiusa con una sessione di confronto, aperta al pubblico, sui risultati dei tavoli di lavoro. Ad oggi, gli aderenti iscritti alla Rete formata da Comuni, associazioni ed enti pubblici e privati di tutta la regione sono 63 e raccontano 89 progetti rappresentativi dei filoni tematici di cultura che è cura, prevenzione e inclusione. "Le tante proposte emerse saranno le linee di indirizzo su cui lavorare nei prossimi mesi – ha detto Francesca Velani, vicepresidente di Promo PA Fondazione e, curatrice di indagini e progetti tra cultura e salute in Italia –. Di certo le parole che più rappresentano questo sistema, che si sta sempre più rafforzando, sono professionalità e coprogettazione".

Antonio Tubaldi