Riaperta la chiesa di San Giorgio

Cerimonia alla presenza del vescovo Marconi: "Davvero un bel giorno dopo sei mesi di lavori"

Riaperta la chiesa di San Giorgio

Riaperta la chiesa di San Giorgio

Dopo i lavori di riparazione dei danni causati dal terremoto, ieri alle ore 11 è stata riaperta a Urbisaglia la chiesa di San Giorgio. Il vescovo Nazzareno Marconi ha presieduto il rito di benedizione, cerimonia a cui hanno preso parte il sindaco Paolo Giubileo, il parroco don Fabio Piombetti, i sacerdoti dell’Unità pastorale e la comunità dei fedeli.

"La chiesa di San Giorgio – ha affermato il vescovo –, che oggi riapriamo dopo 6 mesi di lavori, nel giorno della memoria liturgica del Santo martire di Nicomedia, è adiacente alla Porta della Vittoria. Il santo patrono della città in qualche modo dà il benvenuto a chi entra. Da qui parte il corso principale, che attraversa l’abitato passando davanti al municipio per giungere fino alla Rocca e alla collegiata di San Lorenzo. Questa riapertura ha pertanto anche un valore simbolico. A breve sarà ultimato e trasmesso alle autorità competenti al rilascio delle autorizzazioni il progetto di restauro della chiesa dell’Addolorata. Il pregevole oratorio è di proprietà dell’omonima confraternita, ma l’intervento ricade nella competenza della Diocesi in qualità di soggetto attuatore. Una volta riaperte al culto le due chiese, sarà più facile per la comunità affrontare il restauro, ben più impegnativo, della Collegiata. In questo senso, avremo allora rifunzionalizzato i tre capisaldi del centro storico".

Il progetto è stato redatto, con la supervisione dell’Ufficio diocesano per il sisma, dall’architetto Francesco Principi, progettista e coordinatore, con gli architetti Marco Scrivani e Michele De Angelis, il geometra Federico Principi, il geologo Daniele Piatti. Ottimizzando il progetto, a fronte dei 300mila euro stanziati dall’ordinanza 105/2020, il costo dell’intervento è stato ridotto a 154.770 euro. I lavori, consistenti nella riparazione dei danni strutturali provocati dal terremoto e nel ripristino delle finiture connesse, sono stati seguiti dalla Casep di Urbisaglia. Hanno, inoltre, collaborato Dive e Geoin per le indagini propedeutiche alla progettazione. Il vescovo Nazzareno Marconi ha ringraziato quanti hanno collaborato per raggiungere l’obiettivo. In maniera particolare la Struttura del commissario per il sisma 2016, l’Ufficio speciale per la ricostruzione delle Marche e la Soprintendenza. Un primo momento di concreto sguardo al ritorno alla normalità religiosa, dunque, con la speranza che possano realizzarsi a breve anche le due tappe successive con il recupero della chiesa dell’Addolorata e della Collegiata.