Rosina, il giallo dell’ultima chiamata Accertamenti sul telefono dell’amica

Telefonata di sedici secondi nel pomeriggio della vigilia di Natale: l’ipotesi di un messaggio in segreteria

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di Paola Pagnanelli

Un ultimo messaggio da ascoltare. Cosa contengono i 16 secondi di conversazione fatti dalla villetta di Montecassiano dove, il pomeriggio della vigilia di Natale, è stata uccisa la 78enne Rosina Carsetti? È quello che scopriranno gli inquirenti, che stanno mettendo insieme tutti i tasselli per ricostruire gli istanti precedenti alla morte della donna. Quel pomeriggio, nel giro di pochi minuti, Rosina Carsetti fece cinque telefonate poco prima delle 17. Quattro di queste rimasero senza risposta. Solo l’ultima risulta aver avuto una risposta, ma si tratta di una manciata di secondi, così pochi da far ipotizzare che si sia trattato della risposta di una segreteria telefonica.

È possibile che, in quel minimo lasso di tempo, Rosina non abbia detto nulla e si sia limitata ad ascoltare qualche attimo per poi riattaccare. Ma dato che nessun elemento deve essere trascurato, su disposizione della procura i carabinieri sono andati a recuperare il cellulare a cui è stata indirizzata quell’ultima chiamata, per esaminarlo e soprattutto per scoprire se la donna abbia detto qualcosa, e cosa. Se Rosina avesse lasciato un messaggio, questo potrebbe rivelarsi utile a indirizzare la ricostruzione dei fatti avvenuti nella villetta di via Pertini. Per la morte della donna, sono accusati il marito Enrico Orazi, la figlia Arianna e il nipote Enea Simonetti, indagati per omicidio, simulazione di reato, favoreggiamento e maltrattamenti in famiglia. Loro stanno facendo tutto il possibile per confermare la loro versione e smentire l’ipotesi dei maltrattamenti. I familiari parlano – con tanto di interviste televisive – di una rapina messa in atto da uno sconosciuto, munito di calzari di plastica ma disarmato, senza neppure un filo per legare le persone in casa. Questo rapinatore avrebbe ucciso con violenza un’anziana, soffocandola e rompendole 14 costole; avrebbe immobilizzato in un attimo Arianna senza torcerle un capello; avrebbe fatto accomodare Enrico Orazi in bagno dandogli due schiaffoni quando era già seduto e bloccato. Quanto ai maltrattamenti, i familiari si stanno affannando a dimostrare che Rosina era un’esosa, che voleva soldi da spendere, lussi, fredda con il marito, pronta a lamentarsi di tutto con tutti.