"Rsa, una scelta scellerata In 13 rischiano il lavoro"

Cgil e Cisl contro Ircer e Area Vasta: "Dipendenti senza stipendio da giugno. Problemi anche per i 19 ospiti che perderebbero chi li assiste da anni"

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di Asterio Tubaldi

Le organizzazioni sindacali Cgil e Cisl funzione pubblica definiscono una scelta "scellerata" la decisione della Fondazione Ircer, a cui l’Area Vasta 3 ha affidato dal primo ottobre la gestione della Rsa (Residenza sanitaria assistenziale), di ricercare nuovo personale da adibire al servizio con la "conseguenza di lasciare 13 famiglie prive di una fonte di reddito e 19 ospiti senza chi, ormai da anni, li assiste e accudisce". Come avevamo anticipato le stesse famiglie si sono allarmate di questo cambiamento di cui non hanno avuto, sino a pochi giorni fa, alcuna comunicazione. A oggi non è stato ancora loro detto che cosa accadrà. Ora sia i familiari delle persone anziane ricoverate, che hanno sottoscritto una lettera di protesta rivolta all’Asur, che le due sigle sindacali, chiedono che si affidi la gestone della Rsa a chi sia in grado di riassorbire il personale che già vi opera tutelando la qualità del servizio e la continuità assistenziale. Secondo Cgil e Cisl l’Area Vasta 3 – come si legge in una loro nota –, "in vista della cessazione dell’appalto, aveva proposto la gestione provvisoria della struttura alla Fondazione Ircer di Recanati, che avrebbe dovuto assumere i dipendenti della Rsa". Invece la Fondazione Ircer sembra aver preso una strada in piena autonomia intenzionata ad assumere personale nuovo. Le segreterie Cgil e Cisl hanno così sollecitato l’intervento immediato e urgente dell’Asur e dell’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini "per scongiurare il rischio che 13 persone, alla fine del mese, perdano il lavoro oltre alle retribuzioni che aspettano invano da giugno".