Ruba nel palazzo colpito dal rogo, arrestato

Si tratta di un kosovaro di 33 anni: i carabinieri lo hanno trovato nascosto sotto a un letto. Rinvenuti arnesi da scasso, gioielli e soldi

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di Paola Pagnanelli

Sorpreso nella casa inagibile dopo l’incendio, è stato arrestato l’altra notte il kosovaro 33enne Jusuf Bunjaku. L’uomo, che vive a Matelica, è accusato di furto: i carabinieri lo hanno trovato nascosto sotto a un letto. Lunedì scorso, nel garage di un edificio di via Angelo Giovani a Matelica è divampato un incendio partito da un’auto. Le fiamme hanno reso inagibile la struttura che i residenti, sei famiglie, hanno dovuto lasciare in tutta fretta.

Proprio per questo i carabinieri della stazione locale, sapendo che ultimamente in provincia si sono registrati dei furti, hanno pensato fosse il caso di tenere particolarmente sotto controllo quell’edificio. E i loro sospetti si sono rivelati fondati. Alle 4 di mercoledì, durante uno dei giri, la pattuglia ha notato una porta finestra al primo pianoche sembrava aperta. Hanno deciso di andare a verificare che fosse tutto a posto.

Hanno visto subito che molte porte del palazzo erano state forzate e aperte. Hanno iniziato dunque a verificare se ci fosse ancora qualcuno negli appartamenti, mentre a Matelica arrivavano in rinforzo anche altre pattuglie della Compagnia di Camerino. E in uno di questi, nascosto sotto al letto, hanno trovato Bunjaku. L’uomo ha tentato di opporre resistenza per evitare l’arresto, ma i militari sono riusciti a bloccarlo. Gli sono stati trovati arnesi da scasso, numerosi gioielli in oro e soldi in contanti, ritenuti dalla pattuglia la refurtiva appena sottratta dagli appartamenti.

Gli oggetti recuperati saranno ora restituiti ai proprietari. In casa del kosovaro è stata fatta poi una ulteriore perquisizione, dalla quale sono emersi altri elementi: su questo materiale sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri e della procura.

Il 33enne è stato arrestato con l’accusa di furto e probabilmente già questa mattina, in tribunale a Macerata, per lui si terrà il processo per direttissima. L’uomo potrà dare la sua versione dei fatti. L’operazione conferma l’importanza del controllo capillare del territorio svolto dalle pattuglie dell’Arma, la cui presenza è garanzia di sicurezza per i residenti.