Si rinnova la tradizione nel segno della polenta

A Santa Maria in Selva due fine settimana tra cibo, musica e divertimento. Parcaroli: "Da non perdere"

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La tradizione della sagra della polenta si rinnova anche quest’anno grazie all’instancabile lavoro degli uomini e delle donne del Comitato di Santa Maria in Selva che portano avanti un progetto nato diversi anni fa dall’opera dell’indimenticato don Giuseppe Branchesi. Con loro anche l’ex presidente della Provincia, Antonio Pettinari, che ieri è tornato nella sala consiliare dell’Ente per presentare la 46ª edizione della "Sagra della polenta" che si terrà a Santa Maria in Selva per due fine settimana, il 10, 11, 17 e 18 settembre. "Riproporre quel piatto di polenta è lo strumento per ricordare i valori e le tradizioni della nostra terra – ha spiegato Pettinari –. Un piatto che ha sfamato tante famiglie nel passato e che ora diventa l’occasione attorno al quale ritrovarsi e stare insieme, dopo anni difficili. Il tutto nel ricordo del nostro caro don Peppe, a cui abbiamo dedicato una passeggiata lungo la via Lauretana". Nei quattro giorni della sagra, infatti, oltre a mangiare polenta con il sugo di papera, con la salsiccia, con il baccalà, grigliata mista, frittura e frittelle di polenta, ci saranno momenti di musica e divertimento. Si comincia giovedì, alle 21.15 con il torneo di burraco al circolo della parrocchia, seguirà venerdì la gara di briscola, mentre sabato dalle 19 apriranno gli stand gastronomici e, dalle 21, musica con "i Gulliver". Domenica, alle 10.30, "In cammino con don Peppe", la passeggiata lungo i cammini lauretani in ricordo di don Giuseppe, dalle 12 e dalle 18 si potrà mangiare la polenta e seguirà musica con "Paolo e i rubacuori". Sabato 17 settembre, alle 15 ci sarà la rappresentazione della storia del granoturco, alle 17 la presentazione del libro "Baldovino e Fabiola, dalla notte di Bruxelles all’alba di Loreto" di Maurizio Verdenelli, alle 19 apriranno gli stand e, alle 21, spazio ai balli popolari con i "Vociferando". Domenica 18 settembre, alle 9 il vesparaduno, alle 9.30 la messa, dalle 12 e dalle 18 apriranno invece gli stand. Fino alla sera musica con l’orchestra di Roberto Carpineti e gli stornellatori Spuntapè. "Saranno quattro giornate per stare insieme e che contribuiranno a farci riprendere un po’ di quella normalità che abbiamo perso in questi anni – ha aggiunto il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli –. E poi la polenta è così buona che non si può non andare". Ha ereditato un testimonial importante anche don Iginio Tartabini che, da quasi tre anni, guida la comunità di Santa Maria in Selva: "Voglio ringraziare tutti questi uomini e queste donne che lavorano per far vivere ad altri uomini e ad altre donne momenti di comunità come la sagra della polenta – conclude –. Chiediamo l’intercessione di don Peppe che sappiamo ci assiste dal cielo".