Sosta, Ricotta infierisce: "Mettono le mani nelle tasche dei cittadini"

Il consigliere del Pd: "Odiosi i rincari nella zona dell’ospedale"

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"La città si aspetta che l’amministrazione trovi soluzioni, non che metta le mani nelle tasche dei cittadini aumentando il costo dei parcheggi. Siamo tutti in emergenza, non solo l’Apm, solo che i cittadini pagano con i soldi loro, l’Apm con i soldi dei cittadini". Non ci va leggero il capogruppo del Pd in Consiglio, Narciso Ricotta, che punta il dito contro l’amministrazione, in particolare contro l’assessore Laura Laviano, per le scelte sulla sosta e sui trasporti pubblici. "Leggendo la delibera – spiega Ricotta – emergono aspetti fortemente negativi". Lungo l’elenco del consigliere: la riduzione dei posti bianchi, l’aumento delle sanzioni, i parcheggi attorno ai giardini e, "cosa odiosa, l’aumento del costo della sosta nella zona dell’ospedale, dove parcheggia chi va a curarsi". Poi il parcheggio a pagamento in piazza della Libertà: "In questo modo avete preso in giro i commercianti del centro – incalza Ricotta –, il parcheggio, da provvisorio e gratuito che doveva essere all’inizio, ora diventa definitivo e a pagamento. Avete tolto la possibilità di chiedere i permessi provvisori a Rampa Zara, ora si può fare richiesta solo online. Ma, assessore, secondo lei un tecnico che deve entrare per un’intervento d’urgenza ha il tempo di fare la richiesta su internet?". Ricotta ricorda che il settore dei parcheggi in Apm è stato sempre in attivo, "e sia l’amministratore delegato che il presidente dell’Apm hanno detto chiaramente che le difficoltà nascono dalla sosta gratis nei corsi Cavour e Cairoli e in piazza Mazzini. La colpa dunque è delle scelte di questa amministrazione".

Per quanto riguarda gli autobus, "da otto mesi l’Apm vi dice che ci sono difficoltà e non avete deciso nulla e quindi adesso cosa fate? Uno studio? Spendendo altri soldi e tempo? Ma lo studio lo deve fare, e lo ha fatto già, l’Apm. In ogni caso, basterebbe creare sinergie per andare a intergrare le corse, invece che tagliarle – il suggerimento di Ricotta –, ad esempio mettendosi d’accordo con la Contram, che già gestisce il terminal dei bus. La risposta giusta non può essere tagliare. Infine, chiedete a quelli che dite essere vostri amici in Regione: come mai ad Ancona il rimborso dato a chilometro è di 2,20 euro mentre a Macerata solo di 1,60?".

Chiara Gabrielli