"Speravamo di vincere al primo turno, ma il nostro vantaggio è buono"

"Speravamo di vincere al primo turno, ma andiamo avanti con serenità, come abbiamo sempre fatto in tutta questa estenuante campagna elettorale. Il nostro vantaggio è buono". È la prima dichiarazione della candidata a sindaco del centrodestra, Silvia Luconi, sostenuta da sei liste (Tolentino nel Cuore, È Viva Tolentino, Fratelli d’Italia, Udc Popolari, Forza Italia e Lega). Come si profila lo scenario?

"Speravamo nella vittoria al primo turno, è ovvio. In questi mesi ci siamo concentrati su tematiche concrete. Probabilmente non tutti hanno capito, o non siamo riusciti a farlo capire, quello che abbiamo fatto in questi dieci anni, soprattutto alla luce della doppia emergenza di sisma e Covid. Avremmo voluto ricominciare da domani (oggi, ndr) a lavorare per tanti progetti, considerando che l’ultima giunta c’è stata venerdì. Però dobbiamo anche considerare che siamo in vantaggio, dunque andiamo avanti con tranquillità, umiltà e a testa bassa. Ringrazio gli elettori e tutti i ragazzi che portano avanti questa esperienza con me. Dobbiamo analizzare in modo approfondito cosa emerge dalle liste che formano le varie coalizioni. Sclavi da solo non sarebbe andato al ballottaggio. ‘Tolentino nel cuore’ è comunque tra le prime liste della città. Segno che il civismo funziona, mentre bisogna porre l’attenzione sull’andamento dei partiti, è un campanello d’allarme (salvo che per Fratelli d’Italia, ndr). Teme un’alleanza tra le altre due coalizioni di Sclavi e D’Este?

"È stato lo stesso Sclavi a dichiarare l’apertura verso la sinistra, tanto che all’inizio avrebbero dovuto comporre un’unica coalizione con un unico candidato. Quindi non è un timore, ma una constatazione. Bisognerà vedere se ci sarà l’eventuale accordo con tutta la sinistra e se ‘Tolentino Popolare’ snaturerà una propria identità". Come si spiega la scarsa affluenza alle urne?

"È il trend nazionale, è stato un po’ dappertutto così. A livello politico fa riflettere". Come saranno le prossime settimane?

"Dobbiamo interrogarci su cosa non è stato capito. Condividerò con i ragazzi le tematiche da affrontare senza più scendere in discussioni. Sono volati gli stracci, sono state tirate in ballo questioni personali. Ora bisogna mettere uno stop. Siamo stati anche accusati di spendere denaro pubblico, alludendo a indagati e casellari giudiziali. Respingo le accuse al mittente: siamo secondi in tutto il cratere nella ricostruzione e abbiamo ottenuto il maggior numero di finanziamenti. Continueremo a ragionare solo sui temi. Non ho dato la mano a Sclavi (ieri, in Comune) solo perché stavo rilasciando un’intervista. Ci sarà sicuramente occasione per stringerci la mano". Lucia Gentili