"Teatri storici? Un percorso ad hoc per valorizzare lo Sferisterio"

Il primo cittadino sul caso della mancata candidatura all’Unesco: l’inserimento dell’arena rischiava di far escludere l’intera lista

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Nessun passo avanti per lo Sferisterio. Da una parte l’opposizione continua a incalzare affinché l’arena venga inserita tra i teatri storici candidati a diventare patrimonio dell’Unesco, dall’altra l’amministrazione comunale che ribadisce di non poter modificare la lista predisposta dalla Regione Marche su indicazione del ministero. E oggi, proprio nell’aula di Palazzo Raffaello ad Ancona è fissata un’altra discussione sull’interrogazione presentata da Romano Carancini (Partito democratico).

A rispondere alla mozione, presentata come prima firmataria da Stefania Monteverde (Macerata Bene Comune), però, non è stato il sindaco Sandro Parcaroli, ma l’assessore Marco Caldarelli, che ha ribadito come "la lista propositiva con i beni inseriti per le Marche è stata stilata dall’ufficio dell’Unesco al Ministero, in coordinamento con la Regione e riguarda i teatri storici all’italiana che sono grandi piazze al coperto". Lo Sferisterio, quindi, come ha ripetuto l’amministrazione, manca di alcuni requisiti (perché è un’arena all’aperto) per essere contemplata nella lista, ma soprattutto "l’inserimento di un bene che non presenta i requisiti richiesti – ha aggiunto Caldarelli – può compromettere l’intera lista".

Il Comune, quindi, come ha poi ribadito Parcaroli, chiamato in causa più volte dalla consigliera Monteverde, non sta spingendo per inserire lo Sferisterio anche per il timore di portare all’esclusione dell’intera lista. Il sindaco, però, si è detto pronto a portare avanti un percorso "singolo per la valorizzazione di uno dei beni più importanti d’Italia. Tutti vogliamo valorizzare lo Sferisterio e ringrazio la consigliera Monteverde per l’entusiasmo, ma non possiamo permetterci di precludere il percorso degli altri".