Terremoto Marche 2016, a San Ginesio l’asilo è ancora nella tenda

Resiste l’Agrinido della Natura. La responsabile lancia un grido d’aiuto

L’asilo nella tenda yurta a Vallato di San Ginesio

L’asilo nella tenda yurta a Vallato di San Ginesio

Macerata, 26 agosto 2019 - «Dal 24 agosto 2016 a oggi un terremoto interminabile, iniziato quando sono finite le scosse». Lo gridano dal piccolo borgo di Vallato a San Ginesio, dove « la speranza sopravvive oggi nel sorriso dei bambini che animano ancora in una tenda yurta l’Agrinido della Natura.

«Dopo tre anni dalla prima scossa noi siamo ancora qui, immobili, come la ricostruzione che resta un miraggio. Poco è stato fatto negli ultimi tre anni, hanno portato via le macerie dei crolli del 30 ottobre 2016 che hanno cancellato il piccolo borgo, messo in sicurezza le case rimaste, allestite le Sae che hanno creato villaggi senza comunità».

Federica Di Luca, responsabile del servizio per l’infanzia dell’Agrinido della Natura di San Ginesio, sottolinea: «Da quei giorni del 2016 a oggi abbiamo organizzato la nostra resistenza, insieme ai genitori, ai bambini e bambine, alle educatrici dell’Agrinido della Natura, il primo servizio per l’infanzia tornato operativo nell’area del cratere dopo le principali scosse. Poi la tenda Yurta, che ha reso meno precaria la nostra situazione ma non ha cancellato l’emergenza».

Perché il 2 settembre inizierà il quarto anno scolastico per 22 bambini del nido e centro per l’infanzia da zero a 6 anni all’interno di una tenda. «Non vogliamo rassegnarci e continuare a convivere con questo interminabile terremoto», prosegue Di Luca, titolare dell’azienda agricola «La Quercia della Memoria», esempio innovativo di agricoltura sociale che ha resistito nel post terremoto. «Perché non può essere normale – incalza – che a distanza di tre anni 22 bambini frequentino il loro nido e centro infanzia in una tenda».

Per questo, sottolineano dell’Agrinido, serve avviare al più presto la ricostruzione delle nuove strutture di questo servizio educativo per la prima infanzia, nel terreno che i genitori dei bambini hanno acquistato e donato al Comune, «testimonianza di civiltà e senso dello Stato che sembra invece essere venuto meno a chi ricopre responsabilità politiche.

Anche nel piccolo borgo di Vallato si celebra questo terzo anniversario dei terremoti 2016, senza retorica, ricordando e ringraziando la grande solidarietà e amicizia di centinaia di persone che hanno accompagnato e aiutato questo servizio educativo resiliente, consapevoli che purtroppo i riflettori dei media saranno ora di nuovo spenti fino al prossimo 24 agosto.

Solo grazie alla tenacia dei gestori dell’azienda agricola ‘La Quercia della Memoria’ e dei genitori della neonata associazione ‘Nella Terra dei Bambini’, con la generosità di tanti singoli e gruppi di cittadini ed associazioni, dal 2016 ad oggi il numero dei bambini e delle bambine che animano l’Agrinido è incredibilmente aumentato e con loro è aumentata anche la speranza di un futuro per questo piccolo angolo dell’Appennino marchigiano sconvolto tre anni fa dal terremoto. Ma – concludono – per adesso a chi è rimasto in questo territorio ferito non resta che resistere, resistere, resistere».