"Tombe rintracciabili sul web, ecco come migliorare il servizio"

La lettera aperta di Adriano Rapar all’assessore Caldarelli

Qualche correzione al servizio per individuare l’ubicazione esatta delle tombe al cimitero, attivato sul sito internet del Comune. Lo chiede Adriano Raparo, con una lettera aperta all’assessore Marco Caldarelli. "Questo servizio veramente meritorio. Però, perché diventi ancora più utile, ha bisogno di qualche aggiustamento. Occorre togliere l’obbligo di inserire sia il nome che il cognome del defunto, rendendo sufficiente l’inserimento di uno solo dei due elementi. Infatti a volte la ricerca non ha esito perché tante persone sono note con un vezzeggiativo che anche i conoscenti più stretti ritengono sia il vero nome anagrafico, si pensi a Tina (per Annunziata o Concetta), Gino (per Igino) o Elena (per Lena). Per non parlare dell’ostacolo rappresentato dalla grafia (e qui il suo cognome cade a fagiolo): CaldarelliCardarelli; FabrizioFabbrizio, nome e cognome; DeboraDeborah, NazarenoNazzareno, ecc). Per l’attuazione di quanto le chiedo non ci sono ostacoli giuridici. Prova ne è il sito di Ascoli dove se si digita ad esempio Marco viene fuori la sfilza infinita di tutti i Marco sepolti nei cimiteri di Ascoli con i relativi cognomi; va anche meglio se si inserisce rossi, infatti vengono fuori non solo tutti i Rossi, ma anche i Ciccorossi, i Giangrossi, i Grossi, ecc. Inoltre occorrerebbe ampliare il servizio all’intera provincia. Ora con la presidenza di Parcaroli l’occasione è più che propizia. Se un servizio del genere ci fosse stato nei 14 anni in cui ho lavorato alla redazione del Dizionario etimologico dei cognomi del Maceratese, dell’Anconetano e del Fermano, avrei risparmiato tempo e carburante, e non avrei disturbato tanta gente con le telefonate. Se soddisferà questa mia richiesta, i suoi concittadini e qualche studioso di onomastica, anche non maceratese o addirittura non italiano, le saranno grati".