Truffa da 500mila euro sui mezzi agricoli, tra le vittime un 82enne di Cingoli

Denunciati tre foggiani. Cinquanta i casi di raggiri in Italia

Truffa sui mezzi agricoli, i carabinieri incastrano tre foggiani

Truffa sui mezzi agricoli, i carabinieri incastrano tre foggiani

Cingoli (Macerata), 16 novembre 2018 – Acquistavano mezzi agricoli pagando con assegni falsi. Circa 50 le truffe messe in piedi in tutta Italia per un guadagno totale di circa 500mila euro. L’operazione dei carabinieri è partita dalla denuncia, a gennaio, di un 82enne di Cingoli, vittima anche lui del raggiro. Nei guai sono finiti in tre, tutti del Foggiano: un 64enne, un 46enne ed un 34enne. La truffa avveniva così: le vittime , dopo aver “postato” su siti internet dedicati mezzi ed attrezzi agricoli per la vendita, venivano contattati telefonicamente per la contrattazione e successivo ritiro del bene. Il pagamento avveniva mediante assegni circolari falsi, tutti con lo stesso numero. In particolare il terzetto si era diviso i compiti: il 34enne navigava su internet scovando gli annunci ideali e contattava le vittime; il 64enne era incaricato di ritirare il bene e, nell’occasione, dissimulando problemi contingenti, si presentava all’appuntamento sempre dopo le 17 o nei fine settimana per evitare che il venditore si accorgesse subito che il titolo consegnato fosse falso. Il tutto con la complicità del 46enne che aveva il compito di fornire i mezzi per il ritiro della merce. Per portare a termine la truffa, erano state attivate numerose sim intestate a persone inesistenti o ignare: a volte, infatti, utilizzavano per l’attivazione documenti rubati.

In particolare l’82enne cingolano aveva messo in vendita su un sito e-commerce un trattore agricolo, con tanto di foto. Nel giro di pochi giorni era stato contattato, da un’utenza mobile, da un soggetto che si dichiarava interessato al mezzo e, nonostante gli inviti a visionarlo direttamente, l’interlocutore asseriva di essere soddisfatto delle foto postate e che si sarebbe recato a breve per il ritiro del veicolo pagandolo con assegno circolare. Presi gli accordi, nel giro di qualche giorno il mezzo è stato ritirato a Cingoli dal complice che, secondo lo stesso denunciante era diversa da quella che l’aveva contattato inizialmente, e che gli aveva consegnato una carta d’identità dell’acquirente, risultata poi falsa. Il mezzo è stato quindi caricato su un idoneo veicolo e pagato con assegno circolare. Ma, come da copione, la consegna è avvenuta di venerdì e quindi solo la settimana successiva l’assegno è stato posto all’incasso con l’amara scoperta da parte dell’82enne.

L’indagine, durata svariati mesi, ha permesso ai carabinieri di Cingoli di scoprire che il gruppetto, spaziando da Nord a Sud, aveva messo a segno numerose truffe. A loro i militari sono arrivati incrociando vari dati: dal modus operandi alla navigazione nelle banche dati delle forze di polizia all’analisi dei traffici telefonici delle varie utenze. Dall’incrocio dei dati i carabinieri erano giunti a conoscenza del fatto che un cittadino di un paese nell’agro piacentino, aveva postato su un sito dedicato la vendita di un mezzo agricolo e che era stato contattato dalle medesime utenze che erano apparse nella truffa ai danni del marchigiano. I militari, venuti a conoscenza del giorno e dell’ora della consegna, si sono presentati all’appuntamento e, dopo il servizio di avvistamento prima che il mezzo fosse portato via, sono intervenuti evitando l’ennesima truffa. I tre sono stati denunciati per truffa continuata alla procura di Foggia.