Un pomeriggio di sfide a scacchi: "In crescita il numero di appassionati"

L’iniziativa in programma domenica al bar Ginetta con il maestro Graziani

Un pomeriggio di sfide a scacchi: "In crescita il numero di appassionati"

Un pomeriggio di sfide a scacchi: "In crescita il numero di appassionati"

Claudio Graziani è un maestro della federazione scacchistica italiana: maceratese classe ‘79, organizza per domenica un torneo al bar Ginetta di largo Affede. "Ognuno giocherà con avversari del suo livello, come stabilito dal sistema svizzero, che non prevede eliminazioni. Col supporto di altri forti scacchisti maceratesi come Matteo Rotoni e Massimiliano Iori, organizzo questo torneo pomeridiano per veder giocare persone nuove. Sono partite da venti minuti: al termine di ognuna, i giocatori vengono accoppiati per la successiva con chi ha un punteggio simile. Negli scorsi tornei di questo tipo ho sempre trovato qualcuno che ha un buon livello pur non frequentando circoli scacchistici". A Macerata una sala per giocare c’è: si trova alla Filarmonica in via Gramsci. Il gioco degli scacchi, racconta Graziani, "ha una forte componente estetica. Una partita di alto livello, in maniera simile a un’opera d’arte, può essere apprezzata appieno solo se si conoscono le finezze che i giocatori esperti sanno compiere. Consiglio di vedere grandi partite con il commento dei maestri stessi". Esiste una nutrita serie di libri che raccontano lo svolgersi del gioco ad alti livelli e le partite storiche: "Una partita divenuta un classico, risalente a metà ‘800, è quella tra Paul Morphy, giovane americano di talento, e due nobili europei alleati per l’occasione. Morphy riuscì a dare scacco matto con i due soli pezzi rimasti, un cavallo e una torre". Graziani fa "progetti con le scuole da una quindicina d’anni. Nel tempo l’attenzione per gli scacchi è cresciuta, è un gioco diventato cool. Sono tesserato al circolo di Ancona, anche tramite quello abbiamo fatto lezioni divulgative. Essere iscritti a un circolo permette di partecipare ai tornei ufficiali, tramite i quali si acquisisce punteggio Elo". Per diventare maestri, "serve mettere in fila una serie di performance in tornei riconosciuti dalla Fide che, calcolate con formule matematiche, determinano il tuo livello. I più forti giocatori al mondo hanno un punteggio attorno ai 2.800 punti, un giocatore medio attorno ai 1.500. Al momento io sto sui 2.100". Gli scacchi, racconta Graziani, sono anche una grande metafora della vita: "Non bisogna mai rilassarsi quando si è in vantaggio e la partita continua anche dopo gli errori".

Lorenzo Fava