"Va fermato l’odio, non si ripetano più simili tragedie"

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"Questi atti razzisti devono finire: Alika è stato ucciso. Il nostro fratello è andato, non tornerà più". Lo grida sul luogo dell’omicidio George Omo Iduhon, presidente dell’associazione Nigerians Diaspora Organisation Europe, arrivato da Roma dopo l’omicidio di Alika Ogorchukwu. Iduhon si china per lasciare un mazzo di fiori sul posto dell’assassinio, ma è venuto per "portare un messaggio forte. Nessuno ha provato a fermare il killer. Una disumanità così non si era mai vista, e tutti ci stiamo chiedendo com’è possibile che sia successa una cosa simile in Italia. Siamo qui a gridare giustizia, per Alika e per tutta la comunità nigeriana. Quello che è capitato al nostro fratello Alika è stato senza dubbio un atto di razzismo: cose del genere non possono succedere, chiediamo che si fermino immediatamente questi atti gravissimi e incivili".

c. g.