PAOLA OLMI
Cronaca

Villa Cozza, riapre il parco: "Riattiviamo anche il bar"

Domenica la riconsegna alla città dell’area verde dopo l’intervento sugli alberi. Il presidente dell’Apsp Ircr: "Pensiamo a una riqualificazione complessiva".

Villa Cozza, riapre il parco: "Riattiviamo anche il bar"

Villa Cozza, riapre il parco: "Riattiviamo anche il bar"

Domenica riaprirà il parco di Villa Cozza. Dalle 16,30 si terrà un momento, un po’ simbolico e un po’ cerimoniale, di riconsegna, dopo dieci mesi, alla fruizione pubblica di un tratto di verde storico nella città. La chiusura forzata, da luglio 2023, è avvenuta a causa della salute di due alberi ultracentenari, spettacolari e pericolanti: il cipresso della Guadalupa (Cupressus guadalupensis ) di cui sembra esistere in Italia, a Firenze, solo un altro esemplare e il cedro del Libano (Cedrus libani).

"Le loro condizioni – spiega il presidente dell’Apsp Ircr di Macerata, Amedeo Gravina – avevano destato molte preoccupazioni. Mentre per il cedro, che è secco per una parte ma vivo e messo in sicurezza, per il cipresso la situazione era grave. Dopo una serie di accertamenti realizzati da esperti - per un costo complessivo di dodicimila euro - il verdetto è stato ineluttabile e la pianta è stata abbattuta poco più di un mese fa".

Facciamo un passo indietro. "Precisamente un anno fa - spiega - appena insediatici come Cda, siamo venuti a conoscenza della situazione dei due alberi pericolanti. Il precedente Cda aveva dato incarico di effettuare sondaggi sull’apparato radicale del cipresso per verificare se fosse possibile salvarlo. Era stato riscontrato anche un elevato grado di pericolosità per cui si è proceduto con la perimetrazione dell’area per un raggio uguale all’altezza che è (era) di 30 metri. Una così vasta recinzione in aggiunta a quella per il cedro, tutt’ora esistente, aveva portato all’impossibilità di tenere aperto il parco. Non è stata una scelta semplice, ma necessaria".

Cosa è stato fatto di recente? "Abbiamo proceduto – continua – alle autorizzazioni arrivando fino al Ministero e poi abbiamo proceduto all’abbattimento del cipresso. Questa operazione ci ha confermato che il tronco era marcio sino alle radici". Altri lavori realizzati in questo periodo? "L’ultimo nostro intervento in via autonoma è stato il disboscamento del tratto un po’ scosceso della zona Nord che risultava inaccessibile ad eccezione dei cinghiali che si sono visti in giro per il parco".

Come utilizzerete questa zona? "Dobbiamo pensare a un sistema di aiuto e finanziamento – conclude Gravina – per la riqualificazione complessiva del parco, la piantumazione di nuove specie, la creazione di un nuovo percorso per i cittadini e la riattivazione del bar chiuso da molti anni. Ma facciamo un passo alla volta. Per ora ci diamo appuntamento a domenica". La cerimonia è in programma alle 16,30.