Simple Minds a Macerata, Kerr: "Che bel posto lo Sferisterio" / FOTO

Bagno di folla per la band scozzese. Poi via con le canzoni indimenticabili

(foto Calavita)

(foto Calavita)

Macerata, 4 luglio 2018 – Vengono da tutta Italia e da mezza Europa: sono i fan dei Simple Minds, arrivati stasera a Macerata, per il concerto della band scozzese, che ha segnato soprattutto la generazione di chi era giovane e giovanissimo negli anni ‘80 e ‘90. Sold out allo Sferisterio. «Che bel posto, come sta ragazzi?», ha chiesto in un italiano imperfetto (ma nessuno ci ha fatto caso, visto il boato della risposta entusiasta del pubblico) Jim Kerr, frontman del gruppo rock.

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L’entrata della band è stata accolta come previsto da una spianata di telefonini, pronti a immortalare il momento con foto e video. «Che bel posto, veramente – ha ribadito con la sua solita verve Kerr, sempre in italiano e ogni tanto in inglese –, è la prima volta per noi qui a Macerata, spero che per noi ci sia la possibilità di un ritorno, complimenti!».

La band ha iniziato con ‘The signal and the noise’, ma è stato con il secondo pezzo, ‘Waterfront’, che diversi spettatori, invitati dallo stesso Kerr, si sono alzati per ballare (alcuni proprio sotto al palco e agli occhi dei musicisti). Mani che battevano a tempo per ‘Let there be love’, ‘Promised you a miracle’ e ‘Mandela Day’, e quando Kerr scendeva in platea o si avvicinava particolarmente al pubblico subito numerosi spettatori in visibilio gli correvano incontro per fotografarlo, con veri e propri bagni di folla e la possibilità di stringergli la mano per i più fortunati.

Un successo per molti versi scontato, data l’importanza e la notorietà del gruppo che ha saputo intrattenere il pubblico con una maestria che solo degli artisti di livello internazionale possono vantare. Gli appassionati della band scozzese avevano cominciato ad accalcarsi sui cancelli dell’arena già un’ora prima dell’inizio del concerto, e chi aspettava ha rivelato storie particolarmente interessanti, come una coppia (italiano lui, spagnola lei) che si è formata sulle loro note.

«Il nostro gruppo storico - racconta Giovanni Pagnanini, leader di Lonely cats - è nato cantando ‘Don’t you (forget about me)’ in un garage quando eravamo sì e no ventenni, e da lì siamo cresciuti e ci siamo evoluti. Ma sono gli artisti che portiamo nel cuore». C’è anche chi ha prenotato i biglietti fin da subito, per non rischiare di rimanere a bocca asciutta. «Abbiamo prenotato i biglietti online a dicembre - spiega Emanuela Cozzolino - e già lì erano quasi tutti terminati. In biglietteria ho notato numerosi stranieri e persone che venivano da Milano, perché lì i Simple Minds non si esibiscono e hanno preferito Macerata a Roma o alle altre destinazioni».

Elisa Frare