La Civitanovese ha fame "Non vogliamo figuracce"

Contro la seconda della classe, a Tolentino, nessun regalo. Torna Rapagnani: "Questa promozione l’ho sentita moltissimo, Paolucci è stato fondamentale".

di Francesco Rossetti

"Oggi sarò in campo per i tre punti, vincere è stato ancora più bello di sette anni fa". Parla così Lorenzo Rapagnani, civitanovese doc, centrocampista al secondo campionato vinto con la maglia rossoblù; il primo nella stagione 2015-16, quando i rivieraschi passarono dall’Eccellenza alla serie D, il secondo conquistato domenica. E poco importa se parliamo di una categoria inferiore: "Stavolta lo sento di più". Alle 15 di oggi, lo stadio ‘Della Vittoria’ di Tolentino ospita il match tra la formazione del tecnico Nocera e la compagine che ha provato ad insidiarla nell’arco di questa stagione, l’Aurora Treia di Passarini. Rapagnani rientra da tre giornate di squalifica.

Come affronterete la gara odierna, ora che non avete più nulla da chiedere alla stagione?

"Ci comporteremo come in tutte le partite, entrando in campo per vincere. Personalmente, mancando da tre turni, non ho alcuna intenzione di fare la figuraccia".

Da civitanovese, la vittoria del torneo vale di più.

"L’emozione per me è stata forte, avendo vissute le ultime tre giornate da fuori. E nonostante sia il secondo campionato che vinco con questa maglia, devo dire che stavolta ha un sapore diverso, lo sento di più".

Eppure lei era titolare nel 2015-16.

"Sì, eravamo una squadra fortissima per quel girone. Ma quest’anno l’Aurora Treia ci ha dato del filo da torcere, sennò avremmo chiuso la pratica prima".

Ci credevate già dall’inizio?

"Che fossimo forti lo avevo compreso subito, ma non conoscevo le altre. Abbiamo iniziato con due vittorie consecutive, poi ricordo che ci sono stati tre pareggi e lì qualcuno ha iniziato a storcere il naso. In quel momento è arrivato Paolucci che ci ha trasmesso quella consapevolezza in più. Inoltre, credo che a fare la differenza sia stata la lunghezza della rosa".