Marche, ondate di calore da bollino rosso: il picco e quanto dura

Alle 8 le colonnine di mercurio segnavano già 30 gradi ad Ancona. Temperature in netto aumento alle 14 odierne in tutta la Regione. Le contromisure dell'assessore alla Salute, Saltamartini: "Riattivate le Uscar impiegate nell'era della pandemia". E intanto ospedali e presidi sanitari si riorganizzano in conseguenza della raffica di malori

Marche, bollettino ondate di calore

Marche, bollettino ondate di calore

Ancona, 19 luglio 2023 – Siamo entrati in un'altra giornata di caldo da bollino rosso per le Marche, dove prosegue lo sciame di ondate di calore che mantengono altissime le temperature. Ad Ancona, già stamattina attorno alle 8, si sono toccati i 30 gradi, che arriveranno fino ai 36 (38 percepiti) delle 14. Una tendenza al rialzo, rispetto a ieri, su tutte le principali città delle quattro province.

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Negli altri capoluoghi, spiccano i 39 gradi di Ascoli Piceno e Macerata (41 percepiti), i 36 di Fermo (39 percepiti) e i 35 di Pesaro (38 percepiti). Domani, 20 luglio, il livello di allerta resterà rosso, ma le colonnine di mercurio potrebbero scendere di un paio di gradi. Evidentemente, però, il clima infuocato sta causando anche malori e accessi in pronto soccorso.

Saltamartini: “Riattiviamo le Usca”

Nelle Marche inoltre sono state avviate le procedure per la riattivazione delle unità di continuità assistenziali (Usca), impiegate durante il Covid per l'assistenza domiciliare ed evitare accessi impropri nei pronto soccorso, in particolare in questi giorni dovute ai pazienti che arrivano con dei sintomi causati dal troppo caldo. "L'esperienza delle Usca durante il Covid - ha spiegato l'assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini - ha dimostrato che medicina ospedaliera e del territorio possono integrarsi, alleggerendo il carico su pronto soccorso e ospedali".  

La riorganizzazione sanitaria

Per fronteggiare quest'afa record e il caldo torrido, le varie Aziende sanitarie territoriali, recependo le indicazioni del Ministero della Salute, hanno predisposto una serie di azioni mirate per rafforzare la risposta alle richieste di assistenza sanitaria, che spesso provengono dai più fragili. A partire da quella di Ancona che, per quanto concerne i presidi ospedalieri, ha “sensibilizzato tutto il personale del triage presso i pronto soccorso per il riconoscimento precoce della sintomatologia per 'colpo di calore', creando un canale rapido di intervento e quindi evitare la disidratazione”. Negli ospedali è stato attuato un monitoraggio continuo degli impianti di climatizzazione dei reparti ed è assicurata fornitura costante di acqua a degenti e operatori. Sul territorio provinciale, invece, sono state intraprese azioni distrettuali. Il Pat di Chiaravalle assicura assistenza per 12 ore, quello di Loreto per 24. L'ambulatorio di viale della Vittoria ad Ancona è attivo notti e festivi. Sensibilizzati anche pediatri e medici di base “ad una maggiore elasticità di orario degli studi e ambulatori, accogliendo subito pazienti se la sintomatologia fosse legata al colpo di calore” e “le direzioni delle strutture sanitarie convenzionate, delle Rsa, delle altre strutture sociosanitarie e delle guardie mediche turistiche”. Dall'Ast di Ancona anche una comunicazione ai sindaci dei 50 comuni della provincia per pubblicare le linee guida e gli accorgimenti da adottare, estesi anche ad associazioni di categoria e volontariato.

Capoluogo in affanno

Sempre ad Ancona è attivo un piano anti caldo predisposto dal Comune con un numero dedicato (071.54488), attraverso il quale richiedere informazioni sui servizi o comportamenti da adottare.

Marche, riecco le Uscar

Ieri il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute, Filippo Saltamartini ha fatto sapere di aver avviato “le procedure per la riattivazione delle Uscar, le Unità di continuità assistenziali impiegate durante il Covid” con “l'obiettivo è favorire l'assistenza domiciliare ed evitare accessi impropri nei pronto soccorso”. Per Saltamartini, “l'esperienza delle Uscar durante il Covid ha dimostrato che medicina ospedaliera e del territorio possono integrarsi alleggerendo il carico su pronto soccorso e ospedali. Il personale sanitario ha sempre saputo agire nell'interesse della collettività, soprattutto nelle situazioni di emergenza”.

Domani altro giorno di allerta

E domani, 20 luglio, in attesa di ulteriori comunicazioni dal Centro funzionale multirischi della Protezione civile regionale, altra giornata in rosso. Saranno sempre Ascoli Piceno e Macerata a segnare le temperature più alte, sui 35 gradi.