Mare e fiumi nelle Marche, l’analisi delle acque: negativi i dati di Goletta Verde

Pessimo il responso sulla qualità dei campionamenti di Legambiente: la metà dei siti della Regione è oltre i livelli di legge. Assente l'informazione ai bagnanti

Anche alla Foce dell'Arzilla di Fano, livelli oltre il limite

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Fano (Pesaro e Urbino), 3 agosto 2023 – Le foci di fiumi, canali e torrenti si confermano il cruccio delle Marche in tema di qualità dell’acqua: è il responso che arriva dai tecnici di Goletta Verde (la storica imbarcazione di Legambiente, che da 37 anni monitora lo stato di salute delle acque marine) per le coste marchigiane.

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A seguito delle analisi microbiologiche effettuate il 18 e 19 luglio in 12 siti, da laboratori specializzati sul territorio è risultato che metà dei campionamenti effettuati dai volontari e dalle volontarie di Legambiente sono risultati fuori dai limiti di legge.

Ci sono poi le analisi effettuate da laboratori certificati (che si aggiungono e non si vogliono sostituire a quelle effettuate dagli organi ufficiali di Arpa, che conferiscono il patentino di balneabilità), e i prelievi sono statti effettuati in 12 punti dislocati lungo tutta la costa delle Marche: 6 punti a mare e 6 punti alle foci di fiumi, canali o torrenti segnalati dai circoli territoriali Legambiente.

Sui 12 campioni esaminati, dunque, sono 6 a risultare fuori dai limiti di legge, di cui 5 foci di fiumi e un punto a mare: ben 5 punti sono risultati “fortemente inquinati” (con valori di oltre due punti superiori al limite di legge) e 1 giudicato “inquinato” (con valori un punto superiore alla norma).

A presentare i risultati del monitoraggio delle acque sulle coste marchigiane nella conferenza stampa di questa mattina alla Mediateca Montanari di Fano, sono stati Stefano Raimondi, Portavoce Goletta Verde e Coordinatore Aree Protette e Biodiversità Legambiente, Mariagiulia Lucchetti, Ufficio Scientifico Legambiente Marche, Cora Fattori, Assessore Ambiente Comune di Fano e Alessia Merlo, Responsabile Conou (il Consorzio Nazionale degli olii usati) Coordinamento Area Nord-Est.

Dove sono i punti delle foci dei fiumi inquinati

“Anche per questa edizione 2023 di Goletta Verde - ha sottolineato Lucchetti - gli esiti delle analisi sulle acque restituiscono la triste situazione in cui versano le foci di fiumi e canali. Fortemente inquinata è risultata la foce del torrente Arzilla, a Fano (Pesaro e Urbino), che insiste su un’area definita balneabile ma, a seguito di diversi problemi riscontrati, è stata interdetta al pubblico. Stesso giudizio, fortemente inquinato, anche per i punti presso la foce del fiume Esino, in località Rocca Priora a Falconara Marittima in provincia di Ancona, e la foce del Musone, al confine tra Porto Recanati e Numana, nella provincia di Macerata entrambi fuori dai limiti dal 2021”.

In particolare, il fiume Musone è una vecchia conoscenza per Goletta Verde: la foce di questo fiume è osservata speciale visto che risulta inquinata da diversi anni e la qualità dell’acqua è giudicata “scarsa” nell’area a Nord dalle autorità competenti.

“L’elenco delle foci dei fiumi con la qualità dell’acqua oltre i limiti di legge non finisce qui – ha proseguito Lucchetti – perché anche i campioni prelevati alla foce del Tronto, nella Riserva Naturale Regionale Sentina di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) sono risultati fortemente inquinati”.

“Inquinato” è risultato il punto campionato il punto alla foce del fiume Tenna, a Porto Sant'Elpidio in provincia di Fermo: si tratta di una new entry nell’elenco di Goletta Verde, è stato un punto campionato su segnalazione dei circoli locali di Legambiente.

Qualità dell’acqua nei punti mare

L’unico punto a mare campionato e risultato fortemente inquinato è quello di fronte alla foce del torrente Valloscura tra i comuni di Porto San Giorgio e Fermo, che conferma il giudizio di ‘fortemente inquinato’ ricevuto negli ultimi due anni.

Migliore è la situazione riguardo gli altri punti campionati a mare risultati entro i limiti consentiti dalla legge: la Calata Caio Duilio al porto di Pesaro, la spiaggia 30 metri a sud della foce del fiume Misa a Senigallia (Ancona), la spiaggia presso la foce del fosso Asola, tra i comuni di Civitanova Marche e Potenza Picena in provincia di Macerata, la foce dell’Ete Vivo a Marina Palmense, tra i comuni di Porto San Giorgio e Fermo, campionato la prima volta quest’anno.

Esito positivo anche per gli ultimi due campioni, quello in spiaggia di fronte alla foce del torrente Tesino a Grottammare in provincia di Ascoli Piceno, e a mare di fronte alla foce del torrente Albula a San Benedetto del Tronto.

Assente l’informazione ai bagnanti

Ancora insufficiente per Goletta Verde l’informazione ai bagnanti, obbligatoria per legge. “È completamente assente la cartellonistica relativa all’informazione sulla qualità delle acque, nessun cartello è stato rilevato nei punti visitati dai tecnici della Goletta Verde – afferma Marco Ciarulli, presidente Legambiente Marche –. Con il passaggio di Goletta Verde, il nostro intento è da una parte aumentare la sensibilità sul tema della depurazione e della corretta informazione ai cittadini, dall’altra sottolineare come storicamente, nelle Marche, la catena dei controlli delle autorità preposte funziona bene ma, in caso di interdizione alla balneazione, manca il tassello finale e fondamentale: la corretta e giusta informazione ai bagnanti. Questa carenza è un peccato perché in realtà danneggia tutto il settore turistico: segnalare chiaramente un punto non balneabile permette non solo di tutelare la salute dei cittadini, ma permette anche di evidenziare come il resto della costa sia pulita e balneabile”.