No vax scuola Marche, la sindacalista: "Giusto farli rientrare"

Paola Martano, sindacalista Snals: "Io sono vaccinata e mi è sembrata una forzatura. Corretto anche eliminare la mascherina"

Ancona, 21 agosto 2022 - Il prossimo 14 settembre inizia ufficialmente l’anno scolastico 2022-2023 per le migliaia di studenti marchigiani dei vari ordini e gradi. Dopo le ultime, travagliate vigilie, stavolta si parte con meno ansia, soprattutto in riferimento all’emergenza pandemica e a tutte le conseguenze sotto il profilo delle regole da rispettare. Per ora l’anno parte senza obbligo delle mascherine (a parte i soggetti fragili) e soprattutto senza la necessità di sottoporsi a vaccinazione per i docenti che hanno continuamente rifiutato di sottoporsi al vaccino anti-Covid.

Paola Martano, sindacalista anconetana dello Snals Confsal Marche
Paola Martano, sindacalista anconetana dello Snals Confsal Marche

Una decisione attesa visto l’andamento non tanto dei contagi quanto degli effetti sulla popolazione. I ‘No vax’ saranno senza dubbio sollevati, ma tra chi invece ha eseguito la strada della vaccinazione magari qualche malumore potrebbe emergere. Abbiamo chiesto il parere di Paola Martano, l’esperta sindacalista dello Snals-Confsal Marche.

Secondo lei si tratta di una misura giusta?

"Dopo quanto accaduto soprattutto lo scorso anno credo di sì. Premetto, io sono vaccinata, ma per me si è trattata di una forzatura nei confronti dei docenti e del personale non vaccinato. Stesso discorso, al di là di ogni considerazione sull’opportunità o meno di sottoporsi al vaccino, per quanto concerne la sospensione dello stipendio". D’accordo anche sull’eliminazione dell’obbligo della mascherina in classe?

"Sì, assolutamente, credo sia la scelta giusta. Lo scorso anno è stato faticoso far rispettare quella regola agli studenti. Tanti non lo hanno fatto e poi ci sono stati alcuni paradossi che non potevano essere reiterati".

Del tipo?

"Penso all’obbligo per i bambini da 6 anni in su, con i piccoli che appena compivano gli anni la dovevano indossare e quelli di 5 anni che potevano star senza. C’è stata tanta confusione".

Gli impianti di areazione sono stati attivati in alcune classi? "Non conosco il dato di quanti impianti siano entrati in funzione dopo il bando promosso dalla Regione. A me non ne sono capitati, ma parlando con alcuni dirigenti scolastici è emerso che le procedure per aggiudicarsi i fondi erano molto complesse e tanti hanno gettato la spugna. Detto questo le Marche sono state una delle pochissime regioni ad attivare il progetto". Al netto dell’impatto Covid, quali sono le difficoltà principali per l’anno che sta per iniziare?

"L’incremento della burocrazia e la carenza drammatica di personale Ata. In particolare mancano i Dsga, i Direttori dei servizi generali e amministrativi, le figure apicali negli istituti. Sul fronte dei docenti i concorsi svolti negli ultimi due anni hanno migliorato la situazione delle cattedre".