Tentata violenza privata: condannato Santini, direttore dell’Associazione marchigiana attività teatrali

Avrebbe minacciato una socia accomandataria di Synergie Teatrali di cancellare tutti i contratti sottoscritti se la compagnia non avesse rinunciato alla stagione del teatro Rossini di Civitanova. “Esprimo rammarico per l’esito del procedimento, farò ricorso in appello”

Il direttore dell’Amat (Associazione Marchigiana Attività Teatrali) Gilberto Santini, 54enne di Ancona

Il direttore dell’Amat (Associazione Marchigiana Attività Teatrali) Gilberto Santini, 54enne di Ancona

Ascoli, 5 dicembre 2023 – E’ stato condannato a un mese e 10 giorni di reclusione il direttore dell’Amat (Associazione marchigiana attività teatrali) Gilberto Santini, 54enne. Il giudice del tribunale di Ascoli Barbara Bondi Ciutti lo ha riconosciuto colpevole di tentata violenza privata condannandolo anche al risarcimento danni e al pagamento delle spese legali in favore della parte civile, Danila Celani, socia accomandataria di Synergie Teatrali di Ascoli.

La vicenda prende spunto dalla denuncia presentata nell’estate 2019 da Synergie Teatrali fondata dall’attore Stefano Artissunch. Secondo l’impianto accusatorio, in qualità di direttore dell’Amat Santini avrebbe minacciato Danila Celani di cancellare tutti i contratti sottoscritti con l’Amat se Synergie Teatrali non avesse rinunciato alla stagione del teatro Rossini di Civitanova, pur non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla sua volontà.

Annunciano ricorso in appello gli avvocati difensori Alessandro Lucchetti e Matteo Magistrelli. Nell’arringa difensiva hanno sostenuto che "Santini non ha minacciato Synergie teatrali di alcuna ritorsione, tanto che la compagnia di Ascoli ha continuato e continua tuttora a lavorare con l’Amat”. L’avvocato di parte civile Giulio Natali si è associato alla richiesta di condanna del pm in udienza Donatella Di Berardino.

Gilberto Santini: “Esprimo rammarico, farò ricorso in appello”

“Non posso che esprimere rammarico per l’esito del procedimento di primo grado conclusosi nell’udienza di oggi avanti al Tribunale di Ascoli Piceno – le parole di Santini - e dichiaro sin d’ora che interporrò rispettoso appello avverso la sentenza in questione, non appena pubblicate le motivazioni della medesima. Intendo precisare da subito che il verdetto odierno interviene nel momento in cui il sottoscritto ancora non sa quali proprie presunte parole siano all’origine dell’addebito, né con quali finalità - sia pure nella sola prospettiva accusatoria - siano state pronunciate. Continuo comunque a confidare nella Giustizia e nel fatto che l’esito finale del procedimento possa, in ultimo, rivelare l’infondatezza di ogni addebito a mio carico”.