Terremoto oggi Marche, paura delle scosse: guardie aggredite dai detenuti. Diretta

Tensione nel carcere di Montacuto. Ingv al lavoro con gruppi operativi sul campo, mentre continua lo sciame sismico: ultimo evento di 3.1. Il sindaco Ricci: "Serve stato di emergenza, Governo e Regione ci aiutino"

Pesaro, 12 novembre 2022 - Sono passati quattro giorni dal forte terremoto che ha gettato nel panico le Marche, la mattina del 9 novembre. O meglio oggi è il quarto giorno dalla scossa più forte, quella di magnitudo 5.5 che ha creato non pochi danni - specie a Pesaro, Fano e Ancona - ma per fortuna nessun ferito. Pochi gli sfollati, una quarantina. Continua tuttavia lo sciame sismico, a cui, come affermano i geologi, "dovremmo imparare a convivere". L'ultima scossa più forte rilevata dall'ingv è stata di magnitudo 3.1 alle 13,47, a 9 km dalla costa pesarese. 

Per paura del terremoto e delle nuove scosse è scoppiata anche una rivolta nel carcere di Montacuto (Ancona), con 4 guardie carcerarie ferite.

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Terremoto Marche, le rilevazioni di Ingv per raccogliere dati sul campo
Terremoto Marche, le rilevazioni di Ingv per raccogliere dati sul campo

Le scosse della notte scorsa

Nella notte sono state registrate varie scosse di terremoto, dopo quella di magnitudo 3.9, delle 21:41 di ieri sera, con epicentro nella costa pesarese, nettamente avvertita ad Ancona, Senigallia, Fano e Pesaro. I movimenti tellurici rilevati durante la notte, con epicentro in mare davanti alla costa anconetana o quella della provincia di Pesaro Urbino, sono rimasti sotto la soglia di una magnitudo 3, tranne uno, alle 23:38 davanti alla costa di Ancona, arrivato a 3.3. Molti sono stati avvertiti dalla popolazione, ma al momento non ci sono segnalazioni di ulteriori danni.

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Paura del terremoto: guardie aggredite dai detenuti ad Ancona

Notte di tensione nel carcere di Ancona Montacuto, con proteste e aggressioni nei confronti delle guardie carcerarie da parte dei detenuti per la paura del terremoto. Come racconta Nicandro Silvestri, segretario regionale per le Marche del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, "i detenuti della sezione Alta Sicurezza, dopo avere sentito in tv delle scosse di assestamento nella zona, hanno preteso di trascorrere la notte con le celle aperte e, fatto presente dal personale di Polizia Penitenziaria che la situazione era sotto controllo e quindi non era possibile, hanno aggredito vigliaccamente e con ferocia le quattro unità di personale in servizio, che sono dovute ricorrere alle cure sanitarie presso il Pronto soccorso (prognosi varie dai 30 ai 7 giorni)". I detenuti si sarebbero quindi impossessatisi delle chiavi del Reparto e delle celle, e si sarebbero posizionati nella rotonda. "Sono stati momenti drammatici", aggiunge.

Quando riaprono le scuole ad Ancona: ultime notizie

Anche oggi sono proseguite le verifiche sugli edifici scolastici anconetani che sono rimasti chiusi per le conseguenze delle scosse di terremoto, con l'obiettivo di dare il nullaosta alle riaperture nel piu' breve tempo possibile. Intanto, nel Palaindoor di Ancona, la nuova struttura dedicata all'accoglienza nell'emergenza post terremoto nelle Marche, alle 20 persone che si erano presentate nei giorni scorsi si sono aggiunti oggi altri 18 cittadini, tra i quali cinque bambini e alcuni operai della Fincantieri, dopo i sopralluoghi dei vigili del fuoco, che hanno dichiarato l'inagibilita' delle loro abitazioni.

Sempre al Palaindoor è stato attivato anche un punto di ascolto gestito dal Servizio Politiche sociali, attivo tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 20 alle 23 per dare assistenza a tutti coloro che, nella necessità di lasciare le proprie case, stanno vivendo momenti di difficoltà. 

Ricci: "Tanti danni, servono aiuti"

"I danni sono tanti, bisogna che Regione Marche e Governo ci aiutino, non solo Pesaro, ma anche le altre città della costa nord delle Marche. Abbiamo bisogno dello stato di emergenza", afferma il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, commentando i danni sinora rilevati dopo le scosse di terremoto di questi giorni. "La città ha retto alla botta, la più forte degli ultimi 100 anni. Razionalmente tiriamo un sospiro di sollievo, ma i danni sono tanti: 20 milioni per il patrimonio pubblico, a cui ora stiamo sommando i danni privati. Quattro le famiglie sfollate". 

"Questo è stato un terremoto subdolo, non ha fortunatamente causato crolli importanti ma di piccoli danni ne stiamo registrando a decine tra edifici pubblici e privati": a dirlo è il vicesindaco di Fano, Cristian Fanesi. "I vigili del fuoco - aggiunge Fanesi - hanno dichiarato inagibile un palazzo in centro storico, mentre a livello pubblico sono tre i danneggiamenti che ci preoccupano maggiormente e sono le lesioni che potrebbe aver riportato il tetto del palazzo comunale, le crepe che abbiamo riscontrato nella vecchia Rocca Malatestiana e i distacchi di marmo e stucchi all'ex chiesa di San Francesco". 

Gruppi operativi di Ingv sul campo

Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) ha attivato l’Unità di Crisi e i Gruppi Operativi, per raccogliere i dati finalizzati alla migliore comprensione dell’evento in corso. L'Ingv dispone attualmente di 6 gruppi operativi che intervengono immediatamente in caso di terremoti significativi in territorio nazionale, non appena i coordinatori nazionali dei gruppi ricevono la comunicazione automatica dei parametri preliminari dell’evento a pochi minuti dal suo accadimento.