Fermo, 14 novembre 2023 – Un boato sordo poi una forte scossa fortunatamente breve, il fermano ripiomba nel terrore del sisma, la scossa è stata avvertita distintamente anche nel maceratese e nell’ascolano. Stando ai rilevamenti dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), la scossa di magnitudo 4.0 della scala Richter è stata registrata alle 17.17 nel territorio di Montelparo (circa 3 km a sud del comune) e circa 40 km circa a nord ovest di Teramo, ad una profondità di circa 22 chilometri. Immediatamente i sistemi di controllo comunali e i vari gruppi di Protezione civile sono stati allertati e sono iniziati i primi controlli alle strutture.
La scossa è stata breve, ma sufficiente a scatenare la paura della popolazione di tutto il Fermano e delle provincie limitrofe. Prima è stato avvertito un boato sordo, poi la terra ha iniziato a sussultare, innescando la pausa dei residenti. Molte persone spaventate sono uscite in strada.
Dove è stata sentita la scossa
Il sisma è stato percepito distintamente anche ad Ancona, Macerata, Ascoli, Civitanova. Dove, in particolar modo un utente su X racconta: “Sentito a Civitanova Marche molto bene, abbiamo sentito una vibrazione precedere il movimento ondulatorio”. “Forte, molto. Abito a Fermo”, ha scritto una donna.
E infatti, subito è nato il tam tam sui social di chi ha sentito la terra muoversi: “Sentito forte”, “Scossa sentita distintamente”. "Io sono qui a Grottazzolina e l’ho sentito forte chiaro”, ha scritto un altro utente, sempre su X. Ma anche: “Distintamente sentito anche a Matelica”, “Osimo sentito benissimo!”, “Percepito distintamente a Offida”, “Breve ma forte a Grottazzolina”, “Macerata sentito benissimo ahimè, as usual”, “Ascoli Piceno sentito benissimo e si è sentito arrivare proprio”.
Le altre zone in cui il sisma è stato percepito sono, tra le altre: Corridonia, San Severo, Castignano, Camerino, Colmurano, Recanati, Appignano.
Pericolosità alta
Già ieri c’erano state due scosse, seppure deboli e in mare, ma vicino alla costa di Ancona, Pesaro e Fano. Magnitudo di 2.6 e 2.4 nella stessa zona, dove un anno fa si registrò la paurosa scossa di magnitudo 5.5.
“La zona interessata dal terremoto oggi è caratterizzata da pericolosità sismica alta, – fa sapere Ingv – come testimoniato dalla Mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale (MPS04) e dai forti terremoti avvenuti in passato”.
“Sono due i forti terremoti del passato più vicini all’epicentro odierno: l’evento del 26 novembre 1972 di magnitudo stimata Mw 5.5 nelle Marche meridionali e l’evento sismico del 3 ottobre 1943 di magnitudo stimata Mw 5.7 nell’ascolano”.