Vaccino obbligatorio, Acquaroli dice no

Il governatore: "Le Marche non rischiano la zona gialla. Siamo lontani da quel rischio, ce lo dicono i ricoveri negli ospedali"

Il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli

Il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli

Ancona, 7 settembre 2021 - L’inizio delle scuole si avvicina, l’estate è ormai quasi un ricordo e le attività sono riprese a pieno regime. Forse anche per questo, il governatore delle Marche Francesco Acquaroli, prova a diffondere un cauto ottimismo. "La zona gialla? Siamo lontani da quel rischio per ora, ce lo dicono i ricoveri negli ospedali. La campagna vaccinale deve continuare ad alto ritmo, i nostri dati ci dicono che la nostra regione è ben sopra il milione di immunizzati".

Presidente Acquaroli, le Marche come altre sedici regioni sono considerate a ‘rischio moderato’. Quali sono i dati che al momento la fanno stare tranquillo? "I parametri di soglia per entrare in zona gialla sono l’occupazione del 10% dei posti letto di terapia intensiva e del 15% di ricoverati in area medica, dati che devono verificarsi contemporaneamente. A oggi abbiamo un’occupazione delle terapie intensive del 10,3% e in area medica del 6,17%. Superiamo quindi leggermente il parametro nelle terapie intensive, ma siamo ampiamente sotto per quanto riguarda l’area medica".

E per quanto riguarda l’incidenza dei positivi? "Rispetto agli ultimi giorni di agosto, nella settimana che si è appena conclusa, dal 30 agosto al 5 settembre, abbiamo registrato una riduzione dell’incidenza dei nuovi casi positivi settimanali, 1.023 nuovi positivi con un tasso del 68,1 su 100mila abitanti. La settimana precedente erano stati registrati 1.300 nuovi positivi con un tasso dell’86,6%".

Questo sul fronte sanitario. Ma la pandemia costringe anche ad adottare provvedimenti che spettano alla politica: sull’obbligatorietà dei vaccini che il premier Draghi sostiene lei come si pone? "Premetto, a scanso di equivoci, che io sono vaccinato. Detto questo, non sono favorevole all’obbligatorietà. Credi sia giusto lasciare libertà di scelta. E dico questo guardando i dati della mia regione dove i cittadini che hanno ricevuto almeno la prima dose sono 1.066.693, ossia il 78,45%, di cui già 908.866 hanno effettuato il richiamo e dunque sono immunizzati. Il target di cittadini nelle Marche nell’età vaccinabile, superiore a 12 anni, è di 1.359.604. Siamo quindi vicini, senza nessun obbligo, alla soglie dell’80% che porta all’immunità di gregge".

E sul Green pass obbligatorio per viaggiare e la scuola? "Anche in questo caso credo sia più opportuno intervenire sul trasporto pubblico, sull’areazione meccanica all’interno delle scuole e su uno screening di massa a basso costo che eviti di limitare le libertà".

Quindi presidente per lei nessuna obbligatorietà. "Credo che in questa situazione sia necessario agire in maniera equilibrata. Quindi bene il vaccino, così come è fondamentale un’informazione seria e trasparente, e continuare a mantenere alta l’attenzione sul distanziamento e sull’utilizzo delle mascherine in modo da mantenere la massima sicurezza".

Lei citava l’importanza del trasporto pubblico per la scuola: le Marche sono pronte? "Per quanto di nostra competenza abbiamo fatto il massimo che al momento si potesse fare, ma servono risorse aggiuntive anche per garantire i controlli. Un risultato che rivendichiamo è essere stati i primi a investire nei dispositivi di areazione meccanica nelle scuole, gli studi dimostrano che un ambiente salubre con un buon ricircolo dell’aria frena la diffuzione del contagio".

Il ministro dell’Istruzione Bianchi ha avanzato l’ipotesi che nelle classi dove tutti i ragazzi sono vaccinati è possibile togliere la mascherina. È una strada per lei percorribile? "Diciamo che non mi convince anche perché non ci sono evidenze scientifiche che ci portano a dire che i vaccinati non possano trasmettere il virus. Non possiamo rischiare di far tornare i nostri ragazzi in Dad. Puntimao a soluzioni efficienti e scientificamente supportate".