Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche
Ancona, 7 agosto 2021 - “Anche se il nostro lavoro non vuole sostituirsi ai controlli delle autorità competenti, non possiamo non sottolineare che, rispetto al passato, la situazione è nettamente peggiorata. I dati di quest’anno confermano che persistono i problemi riscontrati fino al 2019, e che le criticità nella depurazione si manifestano spesso alle foci dei fiumi”. E’ quanto afferma Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche commentando i risultati delle analisi di Goletta Verde sulle acque dell’Adriatico marchigiano: su 12 punti campionati, 7 sono foci di fiumi e 5 punti in spiaggia.
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Delle 7 foci monitorate da Legambiente (qui la mappa interattiva), 5 sono risultate “fortemente inquinate”: la foce del fiume Esino a Rocca Priora (Falconara), la foce del Musone tra Porto Recanati e Numana, lo sbocco del torrente Valloscura a Lido di Fermo, stessa situazione per l’Abula e il Tronto a San Benedetto. Soltanto “inquinata” la foce del torrente Arzilla a Fano.
“Da tempo – aggiunge Pulcini – ribadiamo l’urgenza di migliorare l’efficientamento della depurazione, e che la cattiva depurazione è un problema che non riguarda sono i comuni costieri ma anche quelli dell’entroterra”. Nei pressi di alcuni punti campionati “le persone vanno a fare il bagno mettendo a rischio, inconsapevolmente, la loro salute. Questa situazione non è più accettabile”.