Marche: lavori in A14 e incidenti, i camionisti: disservizi e rischi

Dopo i due camionisti morti lo scorso mercoledì in A14 nel Piceno tornano forti le proteste degli autotrasportatori. Galanti: "Troppi pericoli per i lavori"

Uno dei mezzi dello schianto di mercoledì scorso

Uno dei mezzi dello schianto di mercoledì scorso

Ascoli, 18 dicembre 2022 - La sicurezza stradale resta un tema particolarmente importante non solo per gli automobilisti ma soprattutto per chi lavora nel settore degli autotrasporti. Ogni giorno tanti autisti delle varie aziende del Piceno sono chiamati a macinare chilometri e chilometri incontrando sulla loro strada insidie e pericoli costanti. L’ultimo caso risalente soltanto a qualche giorno fa purtroppo ha visto la morte di due camionisti a causa dei rallentamenti per lavori in A14. Il tragico scontro è avvenuto nella galleria Montesecco nel tratto autostradale tra San Benedetto e Grottammare e non ha lasciato scampo a nessuno dei due.

Sergio Mazzagufo, 61enne originario di Centobuchi, è morto sul colpo. Nelle ore successive la stessa drammatica sorte è toccata anche al 51enne sardo Marco Cassano, residente a Castelfidardo. "È una vergogna che a distanza di tempo continuiamo a pagare un disservizio in autostrada – tuona Roberto Galanti, segretario generale di Pmia Autotrasporto, Unilavoro e coordinatore nazionale di Prima Tras –. Nessuno ci mette mano, trovo assurdo che continuiamo a sostenere dei costi per un servizio che non esiste. I lavori stanno creando eccessivi pericoli per chi lavora sulle strade. Perché non lavorano di notte come accade in tutto il resto d’Europa? Poi pensano di risolvere la questione chiudendo le uscite, come avviene a volte a Pedaso. Stiamo lavorando per la sopravvivenza. Anche i nostri sono casi di morte sul lavoro. Non parliamo di semplici incidenti o tamponamenti. Si tratta di persone che non lavorano in uffici o in reparti, ma sulla strada". A ciò vanno ad aggiungersi tutte le altre innumerevoli problematiche che le imprese ascolane stanno cercando di fronteggiare per sopravvivere. Mercoledì 14 dicembre a Roma si è tenuto un importante incontro con il ministro Matteo Salvini e il vice ministro Edoardo Rixi (infrastrutture, mobilità sostenibili e trasporti). A rappresentare le aziende della provincia di Ascoli è stato proprio Galanti.

"Le nostre imprese del Piceno sono in evidente crisi – prosegue –, così come un po’ tutto il comparto nazionale. Ci aspettiamo molto dai prossimi incontri. Quello di mercoledì ovviamente è stato molto interlocutorio. Si spera che da ora però si cominci a fare sul serio. Le aziende stanno chiudendo, servono interventi urgenti".

Il Governo è stato sollecitato nell’intervenire sulla regolamentazione del settore, elaborando un’articolazione di interventi finalizzati ad attenuare il problema della carenza degli autisti, e ad affrontare il tema dell’intermodalità coinvolgendo direttamente l’autotrasporto. I membri dell’Esecutivo si sono resi disponibili ad affrontare le questioni poste e hanno confermato l’erogazione dei 285 milioni di euro in favore delle imprese dell’autotrasporto nell’ormai prossimo 2023.