Omicron Marche, i due contagiati non erano stati all'estero

Il virologo Menzo: "Difficile prevedere quanti saranno, ma cresceranno"

Il dottor Stefano Menzo, direttore della virologia dell’ospedale di Torrette

Il dottor Stefano Menzo, direttore della virologia dell’ospedale di Torrette

Ancona, 22 dicembre 2921 - I due casi di variante Omicron rilevati nelle Marche non hanno viaggiato nei Paesi dell’Africa meridionale. Ciò significa che altri soggetti residenti nella nostra regione o in transito da altri territori del Paese hanno portato o sono stati contagiati con l’ultima variante al Coronavirus che tanta apprensione sta suscitando. I due uomini sono risultati positivi durante un test, probabilmente per garantirsi il green pass, ma nessuno dei due ha avuto necessità di essere ricoverato in ospedale in quanto asintomatici.

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Il pensiero ora va alla diffusione del contagio, alla possibile ramificazione della variante che potrebbe essersi già diffusa in maniera importante attivando una serie di casi. In fondo era stato già tutto, o quasi, previsto: "Abbiamo intensificato gli screening dopo aver scoperto questi due tamponi positivi alla variante Omicron - conferma il dottor Stefano Menzo, direttore della virologia di Torrette -, ma in fondo era soltanto questione di tempo. Ormai l’andamento della pandemia segue dei canoni ben precisi, era impossibile che la variante non arrivasse anche da noi. Ora è difficile prevedere quanti casi riusciremo a far emergere dal controllo dei test, ma dobbiamo attenderci una crescita. I due test Omicron+? Sono arrivati dal territorio e non mi sembra che fossero legati a un contesto internazionale".

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Insomma la variante più recente è ormai entrata con tutti e due i piedi in Italia e la sua forza diffusiva produrrà degli effetti immediati. Il tutto mentre i casi di variante Delta, quella più comune in Italia, iniziavano a far registrare un trend particolare: "Il numero dei contagi, ma soprattutto il tasso di positività e quello di incidenza, crescono e la curva attuale era in salita sempre, ma con meno potenza. Il fatto che la Omicron sia arrivata prima di Natale garantirà una nuova ripresa della salita dei contagi - aggiunge Menzo -. È difficile stabilire quando potremo parlare dell’arrivo su un plateau, ossia quando la curva rallenta e arriva su un piano precedente alla discesa dei contagi".

Delta o Omicron che sia c’è un solo modo per limitare i danni: "Tutto dipende dalla vaccinazione e da nient’altro per questo spingo tutti a vaccinarsi, a velocizzare i tempi della campagna _ incita il direttore della virologia di Torrette _. C’è ancora troppa gente che ancora deve ricevere la prima dose. Tra l’altro ci sono studi concreti secondo cui la terza dose del vaccino ha effetti ottimi sotto il profilo anticorpale. Noi dal canto nostro andiamo avanti quotidianamente a fare il nostro lavoro, processando tra i 600 e i 700 tamponi al giorno, analizzando a campione con particolare attenzione quelli con alta carica virale. Tamponi che riguardano la zona di Ancona, ma non solo, visto che ne riceviamo anche da altre province delle Marche".