Covid Marche: ecco la variante brasiliana. I vaccini reggono

Da Pesaro ad Ancona evidenziato un aumento dei casi, l’epidemiologo Pompili: "La protezione funziona, preoccupano i numeri"

Variante brasiliana nelle Marche. Il tracciamento con i tamponi resta fondamentale

Variante brasiliana nelle Marche. Il tracciamento con i tamponi resta fondamentale

Ancona, 11 giugno 2021 - Mentre la Regione Marche punta sulla zona bianca (21 giugno) cercando di confermarsi con un’incidenza ampiamente al di sotto dei 50 casi su centomila abitanti, la struttura sanitaria ed epidemiologica alza le orecchie sulla varianti. In particolare sulla variante brasiliana che sta aumentando i suoi casi in particolare tra Pesaro, Fano ed Ancona. Le Marche come al solito appaiono una regione complessa, al plurale come si capisce dal nome.

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Una situazione complessa in generale con tendenze che portano in diverse direzioni. La prima è quella positiva, della zona bianca, che pare ormai acquisita dopo tre settimane al di sotto dell’incidenza 50. Ieri a livello regionale eravamo a quota 27, ma con differenze non secondarie di provincia in provincia. Anzi con Ascoli Piceno ormai in controtendenza con una incidenza di 39, superiore a tutte le altre province. Con Macerata la più vicina a quota 32, mentre Pesaro Urbino è scesa a 27.

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I dati migliori riguardano Ancona con 16 e Fermo con 23. Ma a preoccupare però non sono tanto i numeri dei contagi, ma soprattutto il dilagare della variante brasiliana che affianca quella inglese ormai diventata da mesi prevalente nelle Marche. La pandemia è ormai caratterizzata dalle varianti che a differenza del virus originario non paiono poter far annunciare a nessuno una scomparsa del virus. "Però dobbiamo anche sottolineare – dice l’epidemiologo della Regione Marco Pompili – che non riescono a prevalere con i vaccini. Nonostante la presenza di molti casi di ‘brasiliana’ soprattutto nella zona di Pesaro e Fano. Ma anche nell’anconetano. Gli ultimi casi sequenziati preoccupano pur avendo la verifica dell’effetto contenimento dei vaccini, sia nel numero dei casi, sia nella gravità degli stessi".

In Brasile questa variante è emersa tra il dicembre 2020 e i primi di gennaio. La variante brasiliana è stata identificata per la prima volta in quattro viaggiatori brasiliani durante uno screening di routine all’aeroporto di Haneda, fuori Tokyo, in Giappone. "I vaccini che stiamo utilizzando hanno come bersaglio – dicono gli esperti – la proteina spike e ci proteggono perché stimolano il nostro sistema immunitario a produrre anticorpi e linfociti killer diretti proprio contro questa proteina". Però le mutazioni della proteina spike fanno sì che questa variante abbia una contagiosità maggiore rispetto al virus non mutato. Intanto nelle Marche su 46 positivi di ieri, il rapporto positivi-testati è tornato a quota 3,4%: 13 a Macerata, 13 a Fermo, 6, a Pesaro -Urbino, 5 ad Ancona e 3 ad Ascoli.

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