Avrebbe meritato di scrivere della serie A Compagno di viaggio prezioso e leale

Per oltre trent’anni, dal 1986 fino al 2015 quando ha deciso di privare i nostri lettori dei suoi precisi e corretti resoconti giornalistici, ci siamo sentiti telefonicamente ogni giorno.

"Corrado, cose c’è del Carpi oggi?". E da lì partiva una raffica di notizie come se dall’altra parte ci fosse l’inviato dell’Inter alla Pinetina. Dovevo spesso interromperlo perchè Corrado era fatto così. Mai una volta che mi dicesse: non ho nulla.

D’altronde, il Carpi ha accompagnato la sua vita. E io sono sempre stato orgoglioso e fortunato nell’avere un compagno di lavoro così appassionato, leale e soprattutto onesto con se stesso e con i suoi fedeli lettori.

Si arrabbiava quando gli spazi non erano quelli che sperava, ma capiva perchè un giornalista deve anche comprendere le dinamiche di un quotidiano.

Non me ne vogliano i colleghi più giovani e non solo, ma Corrado Vellani è stato il più autorevole narratore delle vicende biancorosse. Sapeva ascoltare, ma soprattutto era un piacere ascoltarlo perchè a modo suo ti regalava sempre qualche prezioso insegnamento. Il Carpi gli ha regalato forse più dolori che gioie, ma come i veri fuoriclasse era in grado di azzerare le amarezze e ripartire con il solito entusiasmo. Andammo insieme allo spareggio, perso, di Ferrara nel 1997 contro il Monza che valeva la B. Scrisse lui la cronaca, io mi misi semplicemente a sua disposizione perchè quelle era la ’sua’ partita.

Nella chat dei collaboratori sportivi del Carlino Modena, tutti riconoscono le qualità che appartengono solo alle persone per bene.

Ha accompagnato il Carpi fino alla soglia della serie A lasciandolo in ottime mani.

Ciao Corradino. E scusami se gli spazi riservati ai tuoi articoli non sempre ti hanno soddisfatto.

Paolo Reggianini