Jacopo Gozzi
Cronaca

In viaggio tra ’bulloni e tortellini’. Ospiti, eccellenze e storie inedite

Il talk show promosso da Piacere Modena ha riunito importanti personaggi per parlare di cibo e motori

Un momento del talk show

Un momento del talk show

Modena, 4 maggio 2024 – Quello che lega bulloni e tortellini non sembra di certo un connubio ben riuscito. Eppure, a Modena, nell’ambito del Motor Valley Fest, può trasformarsi nel più immediato slogan per valorizzare due eccellenze assolute del territorio: cibo e motori. È proprio con questo intento che, nel tardo pomeriggio di ieri, il talk show "A casa di Enzo Ferrari, tra bulloni e tortellini", promosso da Piacere Modena, ha fatto rivivere, grazie ad alcuni ospiti del calibro di Renata Nosetto, Monica Zanetti e Luciano Guerri, storie inedite che legano il Drake, il Cavallino Rampante e la tradizione enogastronomica modenese.

"La nostra mission – spiega il presidente di Piacere Modena, Enrico Corsini – è quella di promuovere territorio, turismo e ristorazione. Per noi è un onore partecipare, ancora una volta, a questa iniziativa che crea una sinergia tra il mondo dei motori e quello del food". Tra le testimonianze più attese, di certo, quella di Monica Zanetti, che nel 1979 divenne la prima donna meccanico a lavorare in Ferrari, e in particolare, una dei quattro meccanici che contribuirono alla realizzazione della mitica rossa F40. "A casa mia lavoravano tutti in Ferrari – ricorda Zanetti – per questo, quando erano a Maranello, piloti e ingegneri si fermavano spesso da noi: fin da bambina li vedevo e sognavo di lavorare anche io per la scuderia. Da quando, poi, ho iniziato, mi è sembrato che la carriera sia sbocciata in modo naturale, ma guardandomi indietro, ammetto che non è stato facile. Credo che il mio segreto sia stato l’umiltà: lavoravo al fianco di meccanici celebri e facevo di tutto per apprendere senza sembrare invadente. Forse, hanno capito che non volevo diventare un fenomeno, ma ero soltanto mossa da una passione fortissima". L’impegno di Monica Zanetti si è recentemente tradotto nella fondazione dell’associazione AWA, Automotive Women Association, costituita da donne con significativa esperienza nel settore automobilistico, unite dall’obiettivo di ispirare e sostenere le giovani che vogliono far parte della storia e dell’evoluzione dell’industria automobilistica. "L’associazione è nata per dare una spinta e aprire la strada a tutte quelle donne che, come me, hanno una passione per i motori e non devono essere dissuase vedendo un mondo prevalentemente maschile. Vogliamo partire dalla testimonianza di quelle pioniere che si sono dedicate alla carriera automobilistica in passato e possono aiutare tanto chi oggi vorrebbe intraprenderla. Dovremmo cominciare a novembre con un corso di quattro giorni da collaudatrici, seguito da tante altre iniziative. Ci si può iscrivere a qualsiasi età, basti pensare che la nostra socia più giovane ha 17 anni e la più anziana 82".

Tra i relatori, era presente anche Renata Nosetto, scrittrice nonché moglie dello storico ingegnere della Ferrari Roberto Nosetto, che ha raccontato diversi aneddoti sulla vita densa di emozioni accanto al marito in pista. "Una curiosità? Fui io a volerlo – racconta –. All’inizio, sembrava ignorarmi perché credeva che l’amore gli avrebbe rubato tempo: sono riuscita mostrargli che, invece, c’è un tempo per ogni cosa. In ogni caso, Roberto mise subito in chiaro le cose: mi pregò di non chiedergli mai di scegliere tra lui e Ferrari". Ancora, Luciano Guerri, storico tecnico delle più prestigiose case automobilistiche nonché fondatore, insieme alla famiglia, della Trattoria La Busa di Spilamberto, ha raccontato il suo percorso professionale che l’ha portato, tra le tante esperienze, a lavorare a stretto contatto con il Drake. "Nel 2015 – la conclusione del sindaco Giancarlo Muzzarelli – all’Expo di Milano abbiamo avuto l’intuizione di lanciare il messaggio "Ferrari and Pavarotti land, slow food, fast cars", per valorizzare un territorio capace di produrre eccellenze che spaziano dal cibo alle automobili. A Modena, non siamo soltanto protagonisti nel mondo delle corse, ma abbiamo 22 dei 44 Dop Igp dell’Emilia-Romagna: un vanto senza eguali".