VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Blitz delle Fiamme Gialle. Bancarotta fraudolenta, imprenditore arrestato

Il settore della lavorazione delle carni ancora sotto la lente della Finanza. Tra le ipotesi di reato anche l’emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Blitz delle Fiamme Gialle. Bancarotta fraudolenta,  imprenditore arrestato

Blitz delle Fiamme Gialle. Bancarotta fraudolenta, imprenditore arrestato

Tutto è iniziato dalla dichiarazione di fallimento di una società che operava nel settore della lavorazione delle carni, nella nostra provincia. Un fallimento che ha attirato subito l’attenzione della guardia di finanza. Partite le indagini, è emerso un mondo completamente sommerso, fatto di società cartiere e di fatture false per migliaia d’euro. E’ scattata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip su richiesta della procura nei confronti di un imprenditore 46enne modenese, arrestato nei giorni scorsi a Cremona. L’uomo è accusato infatti di bancarotta fraudolenta, emissione di fatture per operazioni inesistenti ed occultamento di scritture contabili. Secondo quanto accertato dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena l’imprenditore, infatti, era a capo di alcune società che rifornivano, ma solo su ‘carta’, manodopera ad aziende per la lavorazione delle carni. Infatti si trattava di società cartiere, fantasma utilizzate dal 46enne al fine di emettere fatture false ed incassare commesse. L’indagato avrebbe utilizzato infatti una delle società a suo nome e di fatto non operativa, per emettere fatture false per diverse centinaia di migliaia di euro. Soldi che, ovviamente, l’indagato secondo le accuse si sarebbe intascato. Partendo da due ulteriori società riconducibili al medesimo imprenditore e dichiarate fallite, i finanzieri hanno accertato un passivo fallimentare complessivo di quasi 3,5 milioni di euro (nella quasi totalità per debiti nei confronti dell’Erario), nonché la distrazione dalle casse aziendali di denaro per oltre 1,3 milioni di euro, tramite frequenti e rilevanti prelievi non giustificati di contante. In sostanza l’uomo svuotava le società per fini personali, dichiarandole poi fallite. Gli accertamenti delle fiamme gialle hanno permesso anche di riscontrare l’inesistenza di documentazione contabile; volutamente occultata dall’imprenditore modenese al fine di impedire una puntuale ricostruzione delle vicende societarie. L’accertata sistematica violazione di norme fallimentari e fiscali che, in base alle indagini, risalirebbe al periodo 2019 al 2023, è stata ritenuta indicativa della sussistenza dell’esigenza cautelare del pericolo di reiterazione della condotta criminosa. Proprio per evitare che l’uomo continuasse a perpetrare reati di natura fiscale, la procura ha chiesto per l’imprenditore la custodia cautelare in carcere.