
"Siamo soddisfatti del risultato ottenuto in consiglio comunale che ha visto l’approvazione del nostro ordine del giorno sulla richiesta di costituzione a parte civile del Comune nel processo Safi-Bianchini", lo dice il gruppo consiliare ’Sinistra Per Modena’ dopo il sì ottenuto durante la seduta di venerdì con il voto favorevole di tutta la maggioranza e del gruppo del M5S, in consiglio comunale. La mozione esprime "ferma condanna dei fatti, qualora confermati nel processo" e impegna il sindaco e la giunta a, "previa la necessaria verifica giuridica sul punto che ne attesti la fattibilità, valutare di costituirsi parte civile nel processo in corso a carico di Augusto Bianchini, Alessandro Bianchini, Mario Ventura, Bruna Braga, Giuseppe Marco De Stavola, Gian Carla Moscattini, Daniele Lambertucci, Ilaria Colzi, Alessandro Tufo, Giuliano Michelucci Giulio Musto, Carlo Giovanardi".
Il processo, ricorda Sinistra Per Modena, "è incentrato su fatti in relazione ai quali sono state definite ipotesi di reato che riguardano il tentativo di ottenere la riammissione dell’azienda Bianchini Costruzioni Srl nella White List, che gli inquirenti ipotizzano sia avvenuto con modalità illecite. Secondo la Dda di Bologna infatti gli imputati nel 2014 avevano agito in maniera coordinata, con mezzi illeciti, al fine di ottenere la reiscrizione alla White List della Bianchini Costruzioni srl, impresa edile di San Felice sul Panaro colpita da interdittiva antimafia del prefetto nel giugno 2013. L’accusa principale è di minacce a corpo politico, amministrativo e giudiziario dello Stato e di rivelazione di segreti d’ufficio. Ora crediamo che l’amministrazione comunale debba intraprendere l’iter di Costituzione parte civile al processo SafiBianchini in quanto, qualora i reati fossero confermati nel processo, l’amministrazione comunale e la comunità cittadina che la stessa rappresenta avrebbero subito un grave danno dal tentativo di inquinamento delle procedure d’appalto", conclude Sinistra Per Modena nel suo appello rivolto al parlamentino.
Tra gli impegni più generali inoltre il dispositivo dell’ordine del giorno impegna l’amministrazione comunale anche a "proseguire il suo virtuoso impegno nella lotta alle mafie e nel contrasto ai tentativi di corruzione nella pubblica amministrazione; negli eventuali processi futuri relativi a reati di stampo mafioso, a costituirsi parte civile come segno inequivocabile di impegno del Comune nel contrasto alle mafie; A farsi portavoce – aggiunge il gruppo –, nei confronti del Parlamento Italiano, al fine di promuovere una riforma del 416 bis circa il perimetro oggi più appropriato nella definizione dell’esistenza della fattispecie di reato di stampo mafioso", conclude la richiesta di Sinisrta per Modena che ha ricevuto parere positivo dalla maggioranza del consiglio comunale di piazza Grande.