«Ciao Mirella, amica mia Splendida voce della città»

Dal sindaco Muzzarelli a Bonaccini, i tanti messaggi di cordoglio Cavicchioli (Fondazione): «Un vuoto incolmabile nei nostri cuori»

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«Ciao Mirella, splendida voce di Modena». È arrivato dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli il primo commosso messaggio poco dopo la morte del sprano. «Se ne è andata una voce splendida di Modena, una donna, un’artista e un’amica, che – le parole del primo cittadino – ha portato a testa alta il nome della nostra città nel mondo e l’ha fatto risuonare degli applausi tributati alla sua arte straordinaria. Modena e i modenesi – aggiunge Muzzarelli che ha inviato un messaggio di condoglianze alla famiglia – la ricordano e la ricorderanno come merita. Abiterà ancora con noi, qui dove è nata e ha scelto di vivere, qui dove ha dato tanto e ha insegnato a giovani talenti dal mondo. Qui, dove il Teatro Comunale la vide protagonista memorabile di tante opere, tra le quali l’indimenticabile Bohème cantata con l’amico di sempre Luciano Pavarotti nel 1967. Mirella ha contribuito in modo straordinario, in una lunga e prestigiosa carriera, a tenere vivo il legame tra la città e l’arte, e di questo tutti la ringraziamo». Profonda tristezza l’ha espressa Jack Mastroianni, suo manager di una vita. «Con Mirella Freni se ne va una delle più grandi soprano che abbia mai calcato i palcoscenici della lirica mondiale – ricorda il presidente della Regione Stefano Bonaccini –. Una voce indimenticabile e una persona straordinaria. Una perdita per l’intero panorama culturale italiano e per l’Emilia-Romagna e per Modena, la sua città, in cui era nato lo straordinario legame artistico con l’altra grande voce di queste terre, l’indimenticato Luciano Pavarotti. A tutti noi – conclude Bonaccini – rimarrà per sempre il suo ricordo e quello di memorabili interpretazioni. Un esempio da seguire per tanti giovani artisti, così come i molti che da lei hanno imparato porteranno avanti il suo insegnamento». Il presidente della Fondazione Paolo Cavicchioli: «Artista straordinaria, donna di grandissima umanità, lascia un vuoto incolmabile nei nostri cuori, nella sua amata Modena e nel mondo del belcanto. A lei ci legano non solo i ricordi delle sue magistrali interpretazioni nei teatri più prestigiosi ma anche l’infaticabile attività di formazione alla quale si è dedicata fino alla fine con grandissima generosità. Il suo nome ha attirato a Modena giovani cantanti da tutto il mondo. A loro ha trasmesso la sua arte, la sua passione, il suo entusiasmo. Di questo gliene saremo per sempre grati. Alla sua famiglia e alla direzione del Teatro Comunale desidero esprimere il più profondo cordoglio, mio personale e degli organi della Fondazione di Modena. Conserveremo di lei la bellezza della voce e il sorriso di una persona cara», termina Cavicchioli.