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Uno sforzo collettivo senza precedenti. Chiusi in casa sperando che i contagi da Coronavirus diminuiscano, ma al contempo con la testa all’anno scolastico da concludere a tutti i costi. Le scuole sono chiuse da quasi un mese, ma per migliaia di studenti modenesi le lezioni continuano a distanza ogni giorno.
Una situazione irreale, inedita, che sta mettendo a dura prova i ragazzi che, con tutta probabilità, dovranno fare i conti con un prolungamento delle misure restrittive per arginare i contagi. Ci racconta lo stato d’animo e l’impegno degli iscritti al ’Cattaneo-Deledda’ Mario Toscano, studente dell’ultimo anno dei Servizi Commerciali e rappresentante d’Istituto da cinque anni.
In quanto tempo la vostra scuola si è attivata per lezioni a distanza?
"L’efficienza con cui il nostro istituto ha risposto all’emergenza del Coronavirus è stata immediata. Dopo pochi giorni dalla chiusura, infatti, il nostro dirigente si è subito attivato per garantirci una continuità della didattica a distanza basata sulla creazione di classi virtuali e una piattaforma online attraverso l’uso dell’applicazione Meet. Tutti gli studenti, infatti, sono in possesso già da inizio anno di un’email istituzionale con cui poter lavorare. Le difficoltà non mancano, ma i nostri docenti stanno offrendo la massima disponibilità per aiutarci".
Probabilmente la chiusura verrà prolungata. Avete timore di non concludere l’anno o comunque che ci siano conseguenze sulle valutazioni?
"La paura più grande è proprio quella di non tornare a casa. Parlo di casa, perché noi studenti del ‘Cattaneo-Deledda ‘la consideriamo come tale. Non manca il timore di concludere l’anno, anche perché molti studenti come me hanno l’esame di maturità da affrontare. Abbiamo però fiducia nei nostri docenti e nell’istituzione scolastica, che capendo la situazione sta rispondendo in modo estremamente positivo a quelle che sono le nostre esigenze. Non temiamo conseguenze negative sulle valutazioni".
Come si concilia lo stare a casa H24 con la voglia di seguire le lezioni? Rimane un po’ di stimolo o vince lo sconforto?
"L’apprendimento a distanza a volte non è semplice, ma come ho già detto i nostri docenti stanno facendo il possibile e sono di una disponibilità unica. Soprattutto noi che siamo i ragazzi più grandi, stiamo agendo con rispetto e responsabilità. In questa fase che è molto critica, bisogna studiare non come prima ma più di prima. È anche un occasione per dimostrare la maturità e la positività che caratterizzano i giovani d’oggi”.
Che stato d’animo vive? Ha modo di condividere le sue sensazioni con gli altri compagni di classe, seppur virtualmente?
"Il mio stato d’animo non è dei migliori, ma l’energia che mi trasmettono i miei compagni di classe, amici, docenti e famigliari è pazzesca. Mi spronano sempre a fare meglio perché l’importante è mettercela tutta sempre.Sono fiero di rappresentare il Cattaneo-Deledda, una scuola fatta di personale e docenti che non ci insegnano solo le materie, ma ci fanno anche da ‘maestri di vita’ trasmettendoci il dialogo e l’ascolto reciproco".