"Se in 13 anni sono stati completati meno della metà dei cantieri pubblici, come si può pensare di chiudere il 54% dei lavori ancora aperti ’in un lampo’?". È la domanda che lancia Antonio Platis, vice coordinatore regionale di Forza Italia Emilia-Romagna, commentando numeri a suo dire tutt’altro che positivi legati alla ricostruzione pubblica post-sisma. Secondo i dati resi noti dallo stesso Platis, "su 1.730 cantieri pubblici avviati nell’area del cratere sismico, meno della metà sono stati effettivamente portati a termine. I cantieri chiusi hanno richiesto in media 370 giorni per essere completati. I cantieri ancora in corso sono 286, pari al 16%, e presentano una durata media stimata di ben quattro anni. Il quadro è fosco perché ci sono 337 progetti con fondi già assegnati ma lavori mai avviati (19,5%) e altri 313 progetti non ancora approvati (18% del totale). È evidente – sottolinea Platis – che i progetti completati fossero i più semplici e meno onerosi. Il resto è impantanato tra fallimenti d’impresa, rincari delle materie prime, difficoltà energetiche e una burocrazia che sembra uscita da un regno borbonico". Da un lato, prosegue Platis, il Pd "spinge per l’uscita formale dallo stato di emergenza e dall’altro non dà spiegazioni su come gestire la marea di lavoro da terminare". Polemica anche dal sindacato di polizia Sap riguardo il Commissariato di polizia di Stato di Mirandolache "continua a trovarsi in una situazione critica, caratterizzata da una grave carenza di personale e da una sede operativa che dopo 13 anni continua ad essere non idonea. Queste problematiche compromettono gravemente la capacità di garantire sicurezza e servizi efficienti alla cittadinanza". Non "solo una sede inadeguata ma anche una carenza d’organico che ha subito una progressiva riduzione, passando da 31 operatori nel 2019 a 27 nel 2024, a 25 (compreso il dirigente e 2 operatori in aspettativa) nel 2025. Gli uffici non riescono ad esprimere più di un dipendente al giorno, l’ufficio immigrazione è in difficoltà".
Cronaca"Completata solo la metà dei cantieri"