VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Condominio Lambda, il blitz: "Continue liti tra stranieri e occupazioni abusive dei locali"

La testimonianza di una donna: "Siamo ancora qui perché io e mio marito a Modena non abbiamo trovato nulla a prezzi accettabili. Però rischiamo la pelle ogni giorno".

Condominio Lambda, il blitz: "Continue liti tra stranieri e occupazioni abusive dei locali"
Condominio Lambda, il blitz: "Continue liti tra stranieri e occupazioni abusive dei locali"

di Valentina Reggiani

Un mondo parallelo, che tutti (o quasi) fingono di non vedere, di non conoscere. E’ quello creato dai ‘fantasmi’ che da tempo ormai popolano gli scantinati e il cortile del noto condominio Lambda di via Emilia Ovest, quello per intenderci che affaccia sul Parco Ferrari. Tra quelle mura, sotto terra, vanno in scena continui e sanguinosi duelli per aggiudicarsi un piccolo e lurido rifugio dove dormire la notte. ‘Sfide’ tra disperati che spesso arrivano a coinvolgere gruppi di senzatetto, con il rischio che la situazione prima o poi degeneri. Ieri mattina la polizia di Stato ha coordinato un servizio interforze nello stabile, che ha coinvolto i colleghi della locale e i pompieri. Le pattuglie della volante e della locale sono intervenute in forze per sgomberarlo e porre gli ambienti in sicurezza, dopo che domenica notte l’ennesimo diverbio, seguito dall’incendio di un materasso ha generato il caos. La situazione è tesa da tempo, in realtà, tra le mura della palazzina. Tant’è che, proprio su queste pagine, l’ex portiere qualche settimana fa aveva denunciato il degrado e la pericolosità che si registravano nel condominio, temendo che la situazione potesse esplodere. Cosa che si è inevitabilmente verificata.

"I violenti diverbi tra stranieri – come raccontano i residenti – sono legati all’occupazione dei ‘posti letto’, ovvero dei locali caldaia". In sostanza la sera si presentano in massa per sistemare all’interno e all’esterno della palazzina giacigli di fortuna e, quando qualcuno trova quello che riteneva il proprio posto letto occupato, dà ‘di matto’, proprio come accaduto domenica notte. A documentare l’episodio è stata una giovane mamma, che vive da tempo nello stabile. "Siamo ancora qui perché io e mio marito non abbiamo trovato nulla a Modena a prezzi accettabili ma rischiamo la pelle ogni giorno. Mio figlio, inoltre, non riesce a dormire per più di due ore consecutive a causa delle continue grida e risse che avvengono proprio sotto al nostro balcone". La giovane ci mostra il video della pericolosa nottata: nel filmato viene ripreso il rogo appiccato al materasso oltre ad una serie di condomini che cercano di spegnerlo mentre altri stranieri inveiscono.

"Qualcuno ha dato fuoco al materasso perchè lo ha trovato occupato da un altro straniero – racconta ancora la giovane mamma – Una faida tra ragazzi tunisini che va avanti da tempo. Per allonatanare il nuovo ‘inquilino’, quindi, ha pensato bene di appiccare il fuoco rischiando di far crollare la palazzina. Ma la situazione è la medesima ogni giorno: arrivano in massa, cercano riparo negli scantinati o nelle aree comuni, oppure direttamente nel cortile e, se trovano gli spazi occupati, si arrabbiano. Spesso – afferma mostrandoci poi uno scooter assicurato ad un muretto – lasciano la droga nel mezzo per poi recuperarla qualche ora dopo. I locali caldaia (ieri sgomberati dalle forze dell’ordine) sono sempre occupati da stranieri e se una di noi si vede costretta a recarvisi, nel caso in cui salti la luce, rischia la pelle. Infatti se scendi là sotto, la notte, non sai se ne esci viva e in quali condizioni. Spesso ho sentito donne gridare e sinceramente ho paura". Ieri, appunto, la polizia di Stato ha individuato due giovani stranieri intenti a dormire: uno nel locale caldaia e l’altro in cortile. Uno è risultato irregolare mentre il secondo è un cameriere che ha spiegato di aver vissuto per qualche tempo in auto e di essere poi rimasto senza un tetto sulla testa. Da qui la decisione di recarsi al Lambda, divenuto ormai un dormitorio a cielo aperto, per riuscire a dormire qualche ora appoggiato ad un materasso. Accanto ai locali ieri sgomberati, in alcuni vani erano presenti non sono incredibili cumuli di rifiuti ma anche decine se non centinaia di bottiglie contenenti urina. "Usano gli scantinati come gabinetti, poi se ne vanno abbandonando bottiglie piene di urina ed escrementi", spiega ancora. Il portinaio aveva anche denunciato una situazione di pericolo legata a bombole non a norma e ieri i pompieri, giunti appunto sul posto con la polizia, ne hanno sequestrate diverse. La ditta incaricata, invece, ha svuotato i vani da materassi e cumuli di rifiuti mentre la polizia locale, insieme alla polizia di Stato ha identificato senzatetto e residenti. Lo sgombero dell’immobile, così come la messa in sicurezza di diversi locali, è durato fino al primo pomeriggio.

"Tanto serve a poco sgomberare – affermano altri residenti – tra due notti, forse meno, torna tutto come prima: spaccio, degrado, risse e altre situazioni al limite". All’esito della ricognizione delle aree comuni, l’amministratore dello stabile si è attivato per liberare l’area dai giacigli e dai rifiuti – tra cui anche telai di biciclette. Sono state infine rimosse appunto dai Vigili del Fuoco alcune bombole Gpl custodite in modo inappropriato nei locali del condominio. L’amministratore è stato sensibilizzato ad adottare le misure di messa in sicurezza degli spazi comuni. Proseguono ora le indagini della Squadra mobile per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto l’altra notte