
La vittima Daniela Coman insieme all’amica Stefania
Le amiche avevano intuito che ci fosse qualcosa che non andava nella relazione tra Daniela e Peter, a qualcuna di loro la 48enne aveva confessato le violenze subite mentre ad altre aveva nascosto il suo calvario limitandosi a riferire comportamenti strani. In ogni caso, si diceva "innamoratissima". Lo aveva detto anche a Stefania, rappresentante di classe della scuola frequentata dal figlio undicenne. Ma con lei non si era confidata, non aveva mai parlato di maltrattamenti. "Purtroppo ero all’oscuro di tutto – dice Stefania –, anche se mi ero accorta che si era un po’ pentita di quella frequentazione. Mi diceva: ’Lo devo aiutare perché ha lasciato per me l’altra donna che gli pagava l’affitto’. Io le avevo detto di stare attenta, ho capito che la manipolava, ma mai avrei pensato a quello che è successo. Diceva: ’È così bello, è difficile stare con uno bello così. Gli lasciano il numero di telefono ma lui viene a casa e me lo dice, è sincero’. Io le avevo detto che invece non era una cosa sana, avevo percepito qualcosa ma da qui a pensare al tragico epilogo...: sono scioccata. Daniela era una ragazza solare, precisa, equilibrata". Una donna e una mamma "meravigliosa" come ha testimoniato ieri Giordano, suo convivente per 25 anni e padre di suo figlio.
"Al sondaggio della cena di classe – racconta Stefania – Daniela si era subito segnata con l’ex compagno, poi abbiamo cambiato data e lei non ha più scritto. Domenica mandava le foto del quaderno di suo figlio, lunedì non ha più risposto. Stava organizzando il centro estivo come ogni anno". Stefania e Daniela, legate dalla scuola dei figli, erano diventate presto amiche. "Si stava insieme al parchetto davanti a scuola, si usciva la sera tra mamme: giornate al mare con i bimbi, aperitivi, cene. Daniela amava la vita, ma con lui era cambiato tutto. Ultimamente la vedevamo meno, erano cambiate le abitudini. Due settimane fa c’eravamo date appuntamento al parco, avevo visto che voleva riavvicinarsi un po’, cercare di stare in gruppo. Avevo percepito che era stata ’inghiottita’ da qualcosa".
Ma "non si era confidata", sembrava solo "pentita". "Daniela – spiega Stefania – non ha mai abbandonato suo figlio, e a Peter non aveva mai fatto frequentare il bambino. Era una ragazza equilibratissima, si fatica a credere che fosse finita in una situazione del genere. Una lavoratrice, una bravissima persona". A ricordare Daniela è anche un’altra mamma, Federica. "Era una bella persona, entusiasta della vita e sempre pronta ad aiutare, mai a giudicare. Era indipendente, era una donna a 360 gradi. Quello che è successo non se lo aspettava nessuno, si era un po’ persa con noi forse perché temeva di essere giudicata. Voleva salvarla questa persona, vedere il bello che c’era in lui, ma evidentemente in lui di bello non c’era niente. Daniela era una mamma sempre presente per il suo bambino e attenta. Nella sua vita c’è sempre stata e non lo ha mai abbandonato; di Daniela io posso dire solo cose bellissime" conclude Federica.