BEPPE
Cronaca

Attenzione all’effetto . Garlasco

Boni Quando ci sono elementi al di là di ogni ragionevole dubbio per riaprire un’indagine è giusto farlo. Lo prevede la...

Boni

Quando ci sono elementi al di là di ogni ragionevole dubbio per riaprire un’indagine è giusto farlo. Lo prevede la legge, lo fa pensare il buonsenso, lo sperano i familiari delle tante vittime che non hanno avuto giustizia. Ma servono elementi seri, concreti che possano aprire scenari inesplorati, riempire vuoti di indagini frettolose o superficiali. Succede. Qui una famiglia chiede la riapertura del caso di Anna Maria Palermo, 20 anni, una ragazza dalla vita irregolare, trovata uccisa il 26 gennaio 1994. La suggestione investigativa e in parte giornalistica, ma senza mai la classica prova della pistola fumante, inserisce questo caso nella contabilità delle otto ragazze uccise del presunto mostro di Modena, entità che non ha mai avuto un volto e un nome. Questo assassino seriale forse è esistito o forse no. Nella casistica criminale i serial killer sono personaggi che ogni tanto si affacciano sulla cronaca. Donato Bilancia che fece diciassette vittime, Gianfranco Stevanin nascondeva le prostitute uccise sottoterra. Le otto ragazze ammazzate a Modena non hanno mai avuto giustizia, ci fu indagato, ma la pista finì nel nulla. Possibile dopo ventuno anni recuperare la verità? I legali della famiglia di Anna Maria Palermo indicano alcuni aspetti che a loro dire potrebbero essere approfonditi, o svelati, alla luce di nuove tecniche investigative che allora erano fantascienza. Giusto, possibile. Ma al di là del caso specifico, la magistratura per riapire un’ inchiesta deve tenere conto di elementi nuovi su cui poter sviluppare una indagine bis. C’è in giro un clima dove l’effetto Garlasco potrebbe produrre più polveroni che altro, con sprechi di energie, mezzi uomini. Diciotto anni dopo il delitto di Chiara Poggi hanno mobilitato perfino i droni. I legali della famiglia Palermo citano due siringhe con sangue diverso accanto al corpo, una traccia di rossetto che non sarebbe della ragazza, si chiedono quante persone furono sulla scena del delitto. Aspetti che andavano approfonditi allora. Ha senso sollevarli oggi, dopo due decenni? Che possibilità di riuscita ci sono? Anche questi sono interrogativi legittimi.