Coronavirus, modenese muore in crociera

Aldo Imbroisi, ex comandante della Polstrada, stroncato in ospedale delle Cayman: era in vacanza. Molti in quarantena sulla Costa Luminosa

Aldo Imbroisi, affetto da Coronavirus, morto durante un viaggio in crociera

Aldo Imbroisi, affetto da Coronavirus, morto durante un viaggio in crociera

Mirandola (Modena), 16 marzo 2020 - Morire in crociera, durante il viaggio dei sogni, in una terra lontana. Ucciso dal grande nemico di questi giorni, il Coronavirus. Mirandola, paese della Bassa modenese, piange Aldo Imbroisi, ex comandante della polizia stradale, 69 anni e particolarmente attivo nel mondo del volontariato.

L’uomo è deceduto sabato alle 4.40 in un ospedale nelle isole Cayman. La nave su cui viaggiava – la Costa Luminosa – è ferma per una sosta tecnica a Tenerife, poi proseguirà per Marsiglia. I passeggeri – fa sapere la compagnia – sono isolati in via precauzionale nelle loro cabine, e ogni mattina vengono sottoposti a controlli della temperatura, così come i membri dell’equipaggio.  

Il 24 febbraio, insieme alla moglie Rosetta e ad altri numerosi italiani, Imbroisi era partito da Malpensa per raggiungere la Florida e imbarcarsi sulla Costa Luminosa per godersi la pensione visitando le spiagge più belle. A nulla è valso il tentativo del figlio, avvocato del foro di Roma, di salvarlo: Vincenzo Imbroisi ha intrapreso una corsa contro il tempo, con tanto di videoconferenze organizzate coi medici italiani per strappare l’amato padre alla morte.

Ma non è stato possibile: il Covid-19 è stato più veloce. A raccontare l’incubo in cui è piombata la famiglia modenese è appunto il figlio della vittima. "Pensavamo che il 24 febbraio annullassero i voli invece i miei genitori sono partiti. Hanno raggiunto in volo il porto di Everglades, in Florida, per poi salire a Bordo della Costa Luminosa, di Costa Crociere. Il rientro era previsto per il 25 marzo.

Il 29 febbraio, però – spiega – mio padre si è sentito male in crociera: ha avuto un attacco cardiocircolatorio. I medici a bordo lo hanno soccorso tempestivamente: era cosciente. Poi è stato trasportato all’ospedale, sulle Isole Cayman. Forse un’immediata diagnosi e il rispettivo trattamento farmacologico avrebbero potuto evitare il dramma".

Nessuno, infatti, in quel momento ha collegato l’infarto – nonostante Imbroisi non soffrisse di problemi cardiaci – al contagio da Covid-19, diagnosticato quasi una settimana dopo. "Quando gli hanno diagnosticato una polmonite interstiziale – continua – ho subito chiesto e ottenuto le cartelle cliniche da mostrare ai miei consulenti medici. Mi hanno confermato che si trattava di Coronavirus: a quel punto in videoconferenza ci siamo messi in contatto con la pneumologa che aveva in cura papà, intanto sottoposto a terapia con ossigeno, al fine di spiegare la terapia utilizzata a Modena. I farmaci, però, gli sono stati somministrati solo quando il tampone è risultato positivo. Non posso dire se si sarebbe salvato. Sicuramente è stato trattato con una settimana di ritardo e sabato si è spento".

La preoccupazione di Imbroisi è ora per la mamma: "E’ in isolamento da tre giorni – spiega – in attesa degli esiti del tampone, ma pare asintomatica. Si sente sola, la sua situazione psicologica peggiora di giorno in giorno. Deve tornare a casa".  

Intanto Costa Crociere "porge le sue sentite condoglianze alla moglie e ai familiari dell’ospite italiano. La compagnia – scrive in una nota – ha provveduto a fornire la massima assistenza all’ospite e alla sua famiglia e continuerà a farlo anche nel corso dei prossimi giorni. La nave Costa Luminosa si trova attualmente a Tenerife per una sosta tecnica e proseguirà poi per Marsiglia.

Costa Crociere ha implementato uno specifico protocollo sanitario sulla crociera in corso di Costa Luminosa per mitigare i possibili rischi. Questo protocollo è stato rafforzato con l’isolamento precauzionale degli ospiti nelle loro cabine. Tutti gli ospiti e i membri dell’equipaggio sono inoltre sottoposti a controlli della temperatura quotidiani, per verificare costantemente lo stato di salute a bordo". Costa Crociere chiude ribadendo "che è stata disposta la sospensione delle crociere fino al 3 aprile prossimo e le crociere in corso stanno rientrando per consentire di far rientrare gli ospiti nelle proprie destinazioni finali".