"E’ bello rivedersi in classe Ma per ora meglio la Dad"

di Paolo Tomassone Prima ancora dell’appello ai ragazzi vengono lette le regole che definiscono lo stare in classe. "Non possiamo muoverci dal nostro banco; alla ricreazione si mangia e si beve solo se i compagni seduti vicini a noi indossano la mascherina; in bagno ci si va uno alla volta; si fanno due ricreazioni, alle 10.10 e alle 11.10, e qualche altra pausa per arieggiare l’aula". Alice Tintorri, della quarta liceo classico al Muratori – San Carlo, mentre ci parla è sconsolata. Tra i ragazzi prevalgono insicurezza e paura il primo giorno di riapertura delle scuole superiori a Modena, dopo la sentenza del Tar dell’Emilia-Romagna che ha annullato l’ordinanza del presidente della Regione Bonaccini per il rinvio della didattica in presenza al 25 gennaio. Non è la scuola di prima, ma è sempre meglio che stare a casa. Lo conferma Agata, anche lei in quarta liceo: "Il rientro è andato bene, anche se siamo stati distanti tutta la mattina e non ci possiamo muovere. I nostri professori usano due mascherine e sono molto attenti a farci rispettare le regole. Quella di adesso però non è una scuola normale, ma è sempre meglio della didattica a distanza, è più viva. Posso essere sincera? Io, per sicurezza, sarei rimasta ancora un po’ in didattica a distanza". Con la Dad è più difficile seguire matematica, greco e scienze – le materie dell’orario di ieri di Camilla Messori Roncaglia – però "vista la situazione attuale, con i contagi ancora così alti, avrei preferito studiare a casa. La nostra scuola – precisa Camilla – è molto organizzata, i professori fanno lezione dietro uno schermo di plexiglass e la preside ha fatto il giro di tutte le classi per salutarci e per spiegarci il piano di rientro a scuola durante questa emergenza. La presenza al 50% fa parte della prima opzione, ma nelle prossime settimane si può cambiare e tornare alle modalità adottate a settembre". Anche per Alice Tintorri "in classe la concentrazione è maggiore", ma la tensione è molto più alta: "Se non mi posso muovere neanche per bere un goccio d’acqua, tanto vale restare a casa e seguire le lezioni in streaming". Un parere condiviso anche nella classe di Arianna Cornia, rappresentante d’Istituto al Muratori – San Carlo: "Le lezioni in presenza si comprendono meglio rispetto a quelle seguite al computer o con i tablet. Ma vista la situazione si poteva aspettare ancora un po’ prima del rientro in classe. Nonostante tutte le attenzioni e l’organizzazione perfetta a scuola, c’è sempre un po’ d’ansia a stare per tante ore nella stessa classe, anche se siamo solo in 18 alunni e utilizziamo una stanza molto ampia", aggiunge la studentessa. Sono tutti contenti di rivedere i compagni, a distanza di oltre un mese dall’ultimo incontro in classe. "È stato un po’ strano rientrare – spiega Kevin, in seconda all’istituto tecnico Barozzi – perché non ci vedevamo da tempo. Però così distanti in classe si fatica a socializzare". Il suo compagno Alessandro è ancora più drastico: "Certo, oggi mi ha fatto piacere tornare perché il contatto con gli amici mi mancava tanto. Però è meglio stare a casa". L’amarezza è il sentimento che traspare di più dalle parole dei ragazzi che affrontano il rientro a scuola nella settimana di ‘pausa didattica’, durante la quale sono sospese le verifiche e le interrogazioni. Nessuno di loro, infatti, prevede che la scuola resterà aperta a lungo. Benedetta, della quarta liceo, è la più diretta: "Forse non eravamo ancora pronti a tornare in classe e forse non durerà tanto: se finiamo in zona rossa staremo ancora tutti a casa". Le considerazioni dei ragazzi ieri all’uscita di scuola coincidono con il sondaggio fai-da-te lanciato dall’associazione studentesca React concluso nei giorni scorsi: dall’indagine su una piattaforma on-line, a cui avevano partecipato oltre 1800 studenti, è emerso che l’80% dei ragazzi non si sente ancora pronto al rientro e che la didattica a distanza non è poi così male. Solo il 21% l’ha ’bocciata’ mentre i ragazzi hanno ammesso che la concentrazione è migliore durante le lezioni in presenza. Il rendimento, invece, è più alto in Dad.

"E’ bello rivedersi in classe Ma per ora meglio la Dad"

I ragazzi delle superiori ieri sono tornati sui banchi: "Non possiamo muoverci. Con tutti questi limiti tanto vale proseguire ancora con le lezioni a distanza"