"Fallimento Donnini, l’obiettivo è rimuovere i due frantoi"

San Cesario, il sindaco Zuffi: "Siamo in contatto con il curatore fallimentare anche per le pendenze".

"Fallimento Donnini, l’obiettivo  è rimuovere i due frantoi"
"Fallimento Donnini, l’obiettivo è rimuovere i due frantoi"

"All’indomani della comunicazione, da parte del Tribunale, dell’avvio della procedura di liquidazione giudiziale per la Granulati Donnini, titolare di importanti concessioni sul nostro territorio, come amministrazione comunale stiamo assolvendo in questi giorni a tutte le richieste che ci sono pervenute dal Tribunale stesso, compreso l’elenco di tutte le pendenze che il Comune vanta nei confronti dell’azienda". Con queste parole il sindaco di San Cesario, Francesco Zuffi, interviene su richiesta del Carlino sulla questione del futuro delle cave nel territorio di San Cesario. Il primo cittadino prosegue: "Come amministrazione comunale stiamo interloquendo con il curatore fallimentare per cercare di capire quali siano gli spiragli che si possono ottenere in questa fase e comprendere altresì le intenzioni dello stesso curatore. Abbiamo importanti obiettivi che ci siamo prefissati, quali la rimozione dei due frantoi lungo il fiume Panaro, e una nuova valutazione sul frantoio che dovrebbe sorgere ad Altolà. Fino ad oggi, infatti, non c’è mai stato modo di ridiscutere questi accordi e non avevamo margine di intervento, ma la procedura di liquidazione giudiziale apre questa opportunità". Zuffi vuole fare ancora più chiarezza, con tutte le parti coinvolte e anche a seguito degli interventi che si sono susseguiti sulla stampa locale in questi giorni. "A San Cesario – dice – abbiamo rispettato la pianificazione sulle escavazioni redatta nel 2009; ora, il nostro compito è andare a chiudere quel quadro anche andando a esigere le opere che spettano al territorio. Tutta la vicenda attualmente è in una fase molto delicata e bisogna tenere conto del contesto nel quale ci muoviamo. Riscuotere la clausola fidejussoria (come suggerito dalla consigliera Sabina Piccinini, ndr) è senz’altro un’opzione che stiamo valutando, ma che vogliamo tenere come extrema ratio. Decidere oggi senza uno scenario definito e senza sapere le reali intenzioni della procedura, mi sembra alquanto prematuro".