Ferrari sprint: già pronto il ventilatore polmonare

Sarà portatile e potrà essere utilizzato negli ospedali per garantire le cure Il progetto è nato qualche mese fa dalla collaborazione tra il Cavallino e l’Iit

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Arrivare al traguardo sì, ma anche con rapidità. C’è molto della filosofia del cavallino rampante nella realizzazione del FI5 che non è un nuovo modello di auto, ma un ventilatore portatile da utilizzare negli ospedali per garantire le cure ai malati di coronavirus. Un progetto nato dall’unione delle forze della Ferrari con l’Istituto italiano di tecnologia per fronteggiare la pandemia in corso e che è stato identificato con il codice FI5: le lettere sono le iniziali, rispettivamente, della Ferrari e dell’istituto di ricerca che ha sede a Genova, mentre la cifra indica il numero delle settimane che ci sono volute per arrivare all’accensione del prototipo partendo da un foglio bianco. FI5 è stato pensato, spiegano da Maranello, "come strumento in grado di soddisfare le esigenze tipiche delle medie intensità di cura, affidabile, versatile, facile da usare e da assemblare, in grado di ottimizzare il consumo di ossigeno e di essere prodotto in serie utilizzando materiali di facile reperibilità così da avere un costo di gran lunga inferiore a quello dei ventilatori polmonari attualmente sul mercato". Il progetto è stato portato avanti attraverso cinque fasi, dalla progettazione alle simulazioni, dalla scelta e approvvigionamento dei componenti fino alla realizzazione del prototipo e al suo collaudo. Le specifiche tecniche di FI5, i disegni, il firmware, il software e la lista componenti sono ora a disposizione come ‘open source project’, vale a dire che chiunque potrà produrlo localmente: già alcune aziende italiane e straniere (Messico e Usa) hanno contatto Ferrari (Mission Winnow) e IIT per procedere alla certificazione e alla distribuzione. "Nell’arco di poche ore realmente - ha spiegato Antonello Forgione, medico di Chirurgia generale oncologica mininvasiva dell’ospedale Niguarda, che ha partecipato al progetto - gli ingegneri di Iit hanno coinvolto Ferrari per impostare un progetto innovativo che prendesse in considerazione alcuni aspetti sulla meccanica dei fluidi di cui il team di Maranello è maestro. Possiamo consegnare gratuitamente al mondo intero una macchina innovativa per utilizzo, efficace, prestazionalmente avanzata ma anche sicura e durevole, e mi verrebbe da dire il primo ‘ventilatore da corsa’". Il progetto FI5 si affianca alle varie iniziative messe in atto sia da Ferrari che l’Iit nelle settimane dell’emergenza sanitaria.

Tra cui il famoso programma ‘Back on track’, nato dalla collaborazione con un pool di virologi ed esperti e patrocinato dalla Regione. "C’è una sfida che non vogliamo perdere – sottolinea Mattia Binotto, managing director Gestione sportiva e Team Principal - ed è quella contro il COVID-19. FI5 è il contributo che abbiamo voluto dare come Scuderia, mettendo in campo non soltanto le caratteristiche precipue del Dna di un team di Formula 1 ma soprattutto quelle che rendono la Ferrari qualcosa di speciale: passione, creatività e voglia di migliorarsi".

Gianpaolo Annese