
Apre ufficialmente oggi la stagione della raccolta del mirtillo spontaneo nel Parco del Frignano, sull’alto Appennino Modenese, ad eccezione delle aree Parco a protezione integrale (zone A e A1). Elemento fondamentale per il reddito di molte famiglie montane, sono centinaia le persone che da oggi daranno l’assalto ai vaccineti per rifornire i negozi appenninici e le ditte di lavorazione di questo ‘oro nero’ sempre più apprezzato e richiesto. Oltre alla raccolta per autoconsumo è infatti prevista una speciale categoria di professionisti autorizzati dal Parco, in misura massima di 180 permessi. "Una regolamentazione introdotta nel 2016 in accordo con i Comuni – dice Giovanni Battista Pasini, presidente dell’Ente Parchi Emilia Centrale – che ha dato risultati positivi e con la quale si vuole favorire prioritariamente la raccolta finalizzata all’integrazione di reddito per coloro che ne sono privi (giovani e disoccupati) e per le categorie dedite a quest’attività, dando comunque a tutti la possibilità di raccogliere questo prelibato frutto del nostro Appennino".
Il regolamento 2020 prevede che i quantitativi giornalieri consentiti di raccolta ammontino a un chilo per i non residenti e 5 chili giornalieri per i cittadini residenti nei comuni del Parco del Frignano (Fanano, Fiumalbo, Frassinoro, Montecreto, Pievepelago, Riolunato e Sestola) che con un’autorizzazione ‘una tantum’ giornaliera dal costo di 10 euro possono raccogliere fino a 20 chilogrammi per autoconsumo.
Un’autorizzazione stagionale per la raccolta a fini economici, come detto, viene rilasciata ai residenti da almeno 5 anni consecutivi nei comuni del Parco iscritti allo specifico ‘Albo dei raccoglitori’, i quali possono raccogliere fino a 100 chilogrammi giornalieri di prodotto.
L’autorizzazione è a pagamento e il costo varia in base alla categoria di appartenenza del raccoglitore, con tariffa più bassa (100 euro) per studenti e disoccupati, 120 euro per imprenditori agricoli e aziende operanti nel settore; per tutti gli altri il costo è di 300 euro.
Previste anche autorizzazioni agli imprenditori agricoli e titolari di aziende operanti nel settore specifico.
Le autorizzazioni sono rilasciate nella sede operativa del Parco del Frignano a Pievepelago, via Tamburù 8, telefono 0536 72134, comprese quelle per il transito dei mezzi di trasporto sulle piste forestali del Parco. Come gli altri anni, i controlli sul rispetto delle norme di raccolta sono particolarmente severi, svolti a livello interforze dalle Guardie del Parco in collaborazione con i Carabinieri Forestali, la Polizia Provinciale e la Polizia Municipale dei comuni interessati.
g.p.