Giurisprudenza dedica un’aula a Falcone e Borsellino

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È STATA intitolata ieri ai due ‘padri nobili’ della legalità italiana, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, l’aula studio del Dipartimento di Giurisprudenza Unimore. Anche il principale presidio di legalità e diritto della nostra città, quindi, ci ha tenuto a ricordare queste due esemplari figure di magistrati. «La proposta – ha spiegato il professor Vincenzo Pacillo, direttore del Dipartimento – è pervenuta congiuntamente da tutte le associazioni studentesche, e questo mi è parso un importante segnale, da parte delle giovani generazioni, di coesione intorno a due figure eroicamente irreprensibili, oltre che un riconoscimento dei valori supremi della giustizia e della legalità». Una proposta nata quindi per forte volontà delle nuove generazioni di studenti modenesi, e accettata con entusiasmo dall’Università, sia per «fare memoria di due figure che sono patrimonio comune della nostra identità nazionale, – ha proseguito Pacillo - sia perché continua a caratterizzare i percorsi di educazione alla legalità che il nostro Dipartimento promuove». Lo scoprimento della targa intitolata ai due magistrati è stato preceduto da una serie di interventi e contributi autorevoli. In primis, nel complesso universitario San Geminiano si è tenuta una tavola rotonda dal titolo ‘27 anni dopo: a che punto siamo? Narrazioni di ieri, oggi e domani’, coordinata dal giornalista Pierluigi Senatore. Alle ore 12 ha avuto luogo la vera e propria cerimonia dello scoprimento della targa, tenutasi nel chiostro del complesso alla presenza di Fiammetta Borsellino (foto), figlia del giudice scomparso 27 anni fa nella strage di via d’Amelio. Un momento di grande orgoglio e commozione, ma anche di fondamentale importanza. Perché «i giovani - ha spiegato Fiammetta Borsellino al termine della cerimonia – rappresentano il futuro, e la mafia purtroppo si nutre del consenso giovanile».