Gruppo Casillo ’salva’ il marchio Manila Grace

La famiglia campana subentra ora anche nella gestione della linea donna. Il fondatore: "Garantire questa prosecuzione ci rende molto orgogliosi".

Gruppo Casillo ’salva’  il marchio Manila Grace

Gruppo Casillo ’salva’ il marchio Manila Grace

Si apre uno spiraglio per i dipendenti dell’azienda ‘Antress Industry’, facente capo al carpigiano Maurizio Setti e attiva nel settore del fashion col marchio ‘Manila Grace’. Il Gruppo campano Casillo, leader nel mondo kidswear, darà infatti continuità alla gestione di Manila Grace, apprezzato brand di abbigliamento femminile carpigiano. "Assicurare la continuità di Manila Grace fa parte di un piano strategico a lungo termine del Gruppo Casillo – dichiara Carlo Canelli, direttore generale di Ac Creativity – che ha l’obiettivo di sostenere la crescita aziendale e aprirsi a nuovi mercati". La famiglia Casillo, "che da più di trent’anni si occupa con attenzione e cura all’ideazione, produzione e commercializzazione di linee bambino", ha dato un valore aggiunto alla licenza già in essere di Manila Grace girl subentrando nella gestione anche nella linea donna che, negli anni, ha saputo conquistare una fetta di mercato rivolgendosi al mondo femminile sia per quanto riguarda l’abbigliamento, sia per gli accessori. "Garantire la prosecuzione nella gestione del marchio carpigiano, ci rende molto orgogliosi!" afferma Michele Casillo, fondatore del Gruppo Casillo che aggiunge: "È da più di trent’anni che io e mio fratello, Vincenzo Casillo, ci occupiamo con passione e dedizione al fashion kids e questa importante manovra ci permetterà d’inaugurare un nuovo percorso rivolto anche al mondo femminile". In merito ai dipendenti e alla collocazione della sede operativa, il direttore generale Carlo Canelli ancora non si sbilancia. Il 1 giugno scorso era partita la cassa integrazione straordinaria di dodici mesi per i 93 dipendenti della ‘Antress Industry’. Nei giorni precedenti, infatti, l’azienda era stata ammessa al concordato preventivo dal tribunale di Modena.

Secondo le prime indiscrezioni circolate, l’impresa facente capo a Maurizio Setti, carpigiano patron dell’Hellas Verona, avrebbe subito perdite per 11,8 milioni di euro, a causa della crisi portata dalla pandemia, che sarebbe andata ad aggravare una situazione di difficoltà già in essere. Antress, fondata nel 1983, è entrata in crisi per la pandemia che ha comportato nel biennio 2020-21 una contrazione delle vendite di 9,7 milioni di euro. La situazione patrimoniale allo scorso marzo ha evidenziato perdite non ripianate per 11,8 milioni che hanno portato il patrimonio netto in negativo per 7,7 milioni. A fronte di ricavi per 28 milioni ci sono debiti per oltre 37 milioni. L’azienda a fine 2020 ha emesso un prestito obbligazionario di 5 milioni sottoscritto dal Fondo Patrimonio Pmi gestito da Invitalia e tra il 2019 e lo scorso anno Setti ha immesso risorse per 9,1 milioni.

Maria Silvia Cabri